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17 February 2008

WikiDemocracy

Certamente un'iniziativa quantomeno da tenere d'occhio.
Soprattutto perchè dietro (anche se non ho ben capito come e in che termini... sto postando en passant) c'è anche uno come Quintarelli...

14 February 2008

medioevo

E' da tanto tempo, ormai, che ho smesso di considerare Big Bigotto e le sue uscite "sempre molto intelligenti", di qualsiasi argomento parli. E anche gli interventi quotidiani delle alte gerarchie ecclesiastiche mi giungono ormai come un mantra monotono e senza senso, incapaci di generare nemmeno irritazione, figuriamoci scandalo o indignazione o rabbia.
Ed invece è proprio con scandalo, indignazione e addirittura rabbia che resto colpito nel venir a conoscenza di fatti concreti, non parole o proclami o anatemi, che sono accaduti e accadono quotidianamente. A persone normali, non a politici o a ministri di Dio. A persone come noi, ora, e a noi stessi, chissà, domani stesso... o ieri, se solo fossimo stati più sfortunati.
Fatti concreti, come l'esperienza traumatica di chi "subisce" un aborto terapeutico come fosse un aborto clandestino e criminale, come l'assurda, surreale e incredibile odissea per una pillola, come la farsa napoletana frutto di un'ideologia feroce.

05 February 2008

Breaking News

E anche oggi, come fa quotidianamente, questo blog è ancora sulla notizia del giorno. Ecco alcune dichiarazioni clamorose di un noto opinionista contemporaneo, rilasciate proprio poco fa, che già stanno scuotendo dalle fondamenta il nostro senso comune e le nostre convinzioni più naturali. Le sue idee sono così inedite e originali che avremo probabilmente bisogno di anni, decenni, per comprenderle davvero.
 
“Gli apologisti cristiani hanno l'abitudine di considerare il comunismo come qualcosa di molto diverso dal cristianesimo e di mettere in contrasto i suoi mali con le supposte benedizioni di cui godono i popoli cristiani. E' un grave errore. I mali del comunismo sono gli stessi mali del cristianesimo. Nella sostanza, la OGPU (Ghe-peù) non differisce dall'Inquisizione. Le sue crudeltà sono della stessa specie, e il danno che essa arreca alla vita intellettuale e morale dei russi è dello stesso genere di quello arrecato dagli inquisitori. I comunisti falsificano la storia come l'ha falsificata la Chiesa, fino al Rinascimento.
Se la Chiesa oggi non è detestabile come il governo sovietico lo si deve all'influenza dei suoi oppositori: dal Concilio di Trento ai nostri giorni, qualsiasi miglioramento avvenuto nella Chiesa è da ascriversi a merito dei suoi nemici.
“Molti si oppongono al governo sovietico perchè disapprovano la dottrina economica comunista, ma il Cremlino condivide questa dottrina con i primi cristiani, con i francescani delle origini e con la maggior parte delle correnti di riforma cristiana del Medioevo. E non è a dire che la dottrina comunista fosse considerata eretica; Sir Thomas More, un martire cattolico, vagheggiava un cristianesimo comunistico e sosteneva che questo era il solo aspetto della religione cristiana che la raccomandasse agli abitanti di Utopia.
Non è la dottrina sovietica in se stessa che a ragione deve essere giudicata un pericolo; è il modo con cui essa è sostenuta. Essa è considerata sacra e involabile, e ogni dubbio in materia è un peccato che va punito spietatamente.
“Il comunista crede, come il cristiano, che la sua dottrina sia indispensabile per la salvezza. Ed è proprio questa analogia fra cristianesimo e comunismo che crea fra loro una irriducibile incompatibilità. Quando due uomini di scienza non si trovano d'accordo, non invocano il potere civile; attendono che ulteriori acquisizioni scientifiche decidano la vertenza, perchè entrambi si riconoscono fallibili. Quando, invece, un contrasto avviene fra due teologi, non essendovi alcun criterio al quale uno dei due possa appellarsi, non restano che l'odio reciproco e un appello, più o meno palese, alla forza.
“Il cristianesimo, debbo ammetterlo, procura minor danno che nel passato, ma ciò dipende dal fatto che ora si crede con meno fervore nei suoi articoli di fede. Forse, col tempo, qualcosa di simile avverrà nel comunismo, e allora forse esso perderà molto di ciò che ora lo rende detestabile.
Però, se in Occidente prevarrà e si rafforzerà l'opinione che il cristianesimo è essenziale alla virtù e alla stabilità sociale, esso riacquisterà i difetti che aveva nel Medioevo.”
 
Bertrand Russell, Stoccolma, 9 novembre 1954

01 February 2008

Mario Clemente Mastella detto Clemente

Roberto mi segnala la pagina di Mastella della wikipedia, degna, nella sua tragica oggettività, della migliore commedia napoletana. Al di là delle vicende più note e sciagurate come l'essere testimone di nozze di Campanella assieme a Cuffaro, sembra che la sua vita sia costellata di eventi letteralmente surreali, come quando chiama i comuni del suo collegio elettorale fingendosi direttore Rai per raccomandare se stesso! O ancora, citando letteralmente, si legge che:
 
l'assunzione alla Rai di Mastella sarebbe stata agevolata da una raccomandazione del potentissimo democristiano Ciriaco De Mita, tanto che ne seguirono ben 3 giorni di sciopero della redazione locale.
 
Da leggere tutta!

08 November 2007

Larry Lessig: How creativity is being strangled by the law

This is how our kids speak.
It is how our kids think.
It is what your kids are.

 
Come dice Stefano, da pelle d'oca.
E' un po' lungo ma vale davvero la pena goderselo fino in fondo.

18 October 2007

net neutrality

Segnalo ai miei quattro lettori che non dovessero averla già notata, la cruciale discussione che si sta svolgendo in calce a questo post di Stefano Quintarelli.
Lo spunto e' un articoletto di repubblica che se non leggete abitualmente Quintarelli vi sarete sicuramente persi (a chi mai interesserà un soave bouquet dei podcast offerto da Vodafone sui cellulari dei propri clienti?). E invece Stefano ci vede tutta la differenza, sottile, fra Italia e Cina.
Il tema sembra meramente tecnico e il post, in tipico stile Quintarelli, è anche un bel po' squinternato (sic!), ma vi invito a seguirlo fin nella lunga serie di commenti, in particolare i suoi ca va sans dire, e quelli di Michele Favara Pedarsi. Sembra l'ennesimo (e sacrosanto, intendiamoci) tentativo di difesa dei diritti dei consumatori in questa giungla spietata, ma c'è molto di più.
Avete sentito parlare di queste cose sui giornali o in tv? Avete idea delle posizioni che su questi temi hanno i rappresentanti istituzionali e politici? Avete mai sentito parlare di queste cose in questi termini? «L'operatore non puo' essere il soggetto cui e' affidata la decisione di essere custode della difesa della democrazia e del pluralismo.».
 
PS
Non conoscevo i concetti di cost-plus e retail-minus. E' proprio vero che quando hai le parole per descrivere le cose hai davvero aumentato la tua conoscenza e hai nuovi strumenti per interpretare la realtà!

14 August 2007

Aj Jazeera su Bove e Telecom

Ora dobbiamo ringraziare anche Al Jazeera per mettere qualche pezza al sedicente giornalismo italiano. Un paio di settimane fa ha trasmesso un servizio, Italy Gate, sulla morte di Adamo Bove e i misteri di Telecom Italia.
Come? E chi sarebbe questo Adamo Bove? Anche wikipedia, sia italiana che inglese, e' molto scarna a riguardo...
Al Jazeera, tanto per rimarcare ancora una volta la differenza con la nostra Italietta, diffonde i suoi contenuti attraverso YouTube, dunque il video e' disponibile online (ancora grazie internet!).
La settimana prima, sempre Al Jazeera trasmetteva un servizio su un caso analogo, accaduto in Grecia. A quanto pare si tratta di vizietti piuttosto diffusi in occidente (e mi riferisco tanto alla pratica delle intercettazioni, quanto a quella dell'indifferenza giornalistica).
 
La democrazia non e' solo la possibilita' di votare, ma e' la liberta' e la consapevolezza di quel voto, di quella scelta. E la consapevolezza e' data dalla trasparenza delle informazioni, dalla possibilita' di sapere, di conoscere. Un giornalismo libero e' necessario, e' consustanziale ad una vera democrazia.
E' beffardo che sia proprio Al Jazeera a ricordarcelo.

21 May 2007

Rassegna (ragionata) di link post fine settimana

UPDATE-2:
L'UAAR commenta meglio di me l'articolo dell'Avvenire... (da)
 
UPDATE:
Oggi (21/5/2007) c'e' gia' un altro post sul blog di Luttazzi e parla... del suo nuovo ultimo libro. Dovevo immaginarlo... :(
 
  • Il contrappunti di oggi di Mantellini torna ancora sulle potenzialita' della rete, ma questa volta con esempio concreto dall'attuale presente: da leggere fino in fondo.
  • Ora a Trento c'e' La scimmia nuda: "Come diceva Voltaire, la liberta' di pensiero va difesa soprattutto quando e' un pensiero che non condividiamo [...], ma..."
  • Ancora su Sex crimes and the Vatican, in italiano: l'intenzione di Santoro di comprare i diritti dell'inchiesta BBC e mandarla in onda sulla sua trasmissione ha fatto fare il balzo di qualita' alla notizia che, finalmente, comincia a circolare sui siti dei giornali "a tiratura nazionale" come repubblica.it e corriere.it (non ho notizie del mondo "reale" di carta stampata e TV: qualcuno ha sentito niente su quei canali?). Ovviamente la notizia non e' quella del servizio della BBC (ne' del fatto che in italia se ne sa qualcosa solo ora e grazie a internet, non mi stanchero' di ripeterlo!) quanto la "controversa" decisione di Santoro (mah...). L'Avvenire entra invece nel merito del contenuto del video. Da notare le due clamorose smentite che dovrebbero smontare l'inchiesta: prima di tutto il Crimen sollicitationis risalirebbe al lontano 1962, ben prima che Ratzinger diventasse prefetto della Congregazione per la dottrina della fede (e' infame, dunque, l'accostamento che l'inchiesta della BBC fa tra quel documento e il nome di Ratzinger: il fatto che sia stato proprio Ratzinger, nel 2001, a menzionare esplicitamente quel documento, per la prima volta pubblicamente, in una lettera ai vescovi del mondo, per insistere sul modo con cui fronteggiare le accuse sugli abusi sessuali minorili da parte di preti cattolici... be', e' evidentemente un fatto del tutto irrilevante!); in secondo luogo, il fatto che la Chiesa pretendesse assoluta riservatezza, pena scomunica, sui casi trattati e persino sulle vittime degli abusi non era affatto dovuta alle esigenze di coprire i numerosi scandali avvenuti negli Stati Uniti, bensi' trattavasi di semplice tutela delle parti prima della sentenza definitiva (come quelli della BBC abbiano potuto essere cosi' maliziosi proprio non si riesce a capirlo...).
  • Forse quest'altra notizia non meirtava un item a parte, ma andava inserita in quello qui sopra...
  • L'ultimo post di Luttazzi conferma che sta effettivamente riprendendo ad aggiornare con una qualche (pur non frenetica) regolarita' il suo blog.
  • Il mercato delle acque in bottiglia non mi e' mai piaciuto: leggete cosa sta succedendo vicino a Milano.

16 May 2007

ancora su internet

La rete, non mi stanchero' di ripeterlo, rappresenta secondo me un'opportunita', come mai se ne sono presentate finora nella storia, di liberta' e democrazia. [›››] Anche se per ora, me ne rendo ben conto, si tratta ancora per lo piu' di opportunita'(come faceva notare Mantellini qualche contrappunto fa).
Una conferma indiretta, se volete, della sua portata e' proprio il rapporto quasi sempre conflittuale che ha con i poteri forti. Non parliamo dei sedicenti difensori della proprieta' intellettuale, basta anche solo guardare alle telco e ai continui fallimenti che continuano ad incassare nel tentativo di imbrigliare le potenzialita' comunicative della rete per scopi meramente commerciali. Quel che e' successo finora e' che i servizi calati dall'alto, come la fruizione in abbonamento di contenuti simil-televisivi, non sono riusciti a prender piede, e al contrario spopolano in rete fenomeni del tutto spontanei come mika (giusto perche' avevo detto di non voler parlare delle case discografiche...) o di produzione "p2p" come youtube.
Tutta questa premessa per parlare di un altro potere forte che prova a mettersi di traverso alla rete. E' di lunedi' la notizia (vedi wired) che negli USA e' diventato facilissimo, dal punto di vista legale, procedere ad intercettazioni sul traffico dati di Internet. Punto Informatico non esita a parlare di backdoor e di Grande Fratello — e non esita nemmeno a corredare l'articolo con una vignetta fantastica! Cercando su google news invece non riesco a trovare niente a riguardo, nemmeno nella sezione scienze e tecnologie (nemmeno l'eco che la Masera prova a dare alla notizia da La Stampa).
Ma e' davvero tanto grave la notizia? Noi in Italia proprio grazie alle intercettazioni (telefoniche) siamo stati in grado di sbirciare (solo sbirciare, non mi illudo) dietro scandali enormi come quelli del Mondo Del Calcio (tant'e' che politici di qualsiasi schieramento si sono precipitati a legiferare per impedire che altri casi simili potessero venire alla luce!), cosa potra' mai fare di male allargare la possibilita' di raccogliere prove di reati anche su Internet?
Un primo indizio del fatto che ci sia sotto qualcosa di losco viene ad esempio leggendo questo Cassandra Crossing di Marco Calamari.
Chi ha orecchie per intendere...
 
UPDATE
Ecco un altro spunto di riflessione a firma di un certo doct. Alfridius, fresco fresco dal Punto-Informatico appena aggiornato dopo la mezzanotte...