17 March 2008

Non-Overlapping Magisteria

Finalmente trovo il tempo di commentare la mia lettura, ormai lontana nel tempo, del Nonoverlapping magisteria di Gould.
Ecco quel che penso sulla questione.
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Accettiamo pure la distinzione terminologica di Gould e dei suoi magisteri: da una parte l'universo empirico, quel tessuto grigio, nero di fatti e bianco di convenzioni, e dall'altra il mondo di valori, significato e scopo. Ebbene, l'ingenuità più clamorosa di Gould, quasi grossolana, è quella di pensare che tale distinzione valga anche per scienza e religione, e in particolare che la religione limiterebbe il suo magistero alla sfera dei valori.
 
A margine di tutto ciò, al di là di scienza e fede, ci sarebbe anche la piccola sfocatura del pensare che quello empirico e quello dei valori siano davvero mondi separati privi di qualsiasi rapporto reciproco. Parlo di piccola sfocatura perchè le posizioni di Gould a riguardo sono sacrosante. Mi riferisco a quelle posizioni espresse tante volte in molti suoi saggi, ma non in NOMA, contro i ricorrenti tentativi di basare scelte politiche, etiche e morali (spesso di orientamento razzista) sulla base di (presunte) scoperte scientifiche (soprattutto in campo biologico, antropologico e/o etnologico). Su questi temi mi trovo in accordo con Gould senza riserve. Cito Schrödinger solo perchè ho a portata di mano il suo efficace compendio di quella che credo sia anche la posizione di Gould, che condivido:
La vita ha valore in sé. “Rispettare la vita”, così ha compendiato Albert Schweitzer il precetto fondamentale della morale. La natura non ha alcun rispetto per la vita e si comporta con essa come se avesse da fare con ciò che vale di meno al mondo. Prodotta milioni di volte, la più gran parte di essa è tuttavia nuovamente distrutta o data in pasto come preda ad altre vite. Proprio questo è il metodo principale per produrre nuove forme di vita. “Non devi torturare. Non devi infliggere dolore.” La natura non sa nulla di tutto ciò. Le sue creature sono destinate al martirio reciproco, in una lotta continua. “Non vi è nulla né di buono né di cattivo, ma il pensiero rende le cose tali.” Nessun fatto naturale è in se stesso buono o cattivo, e nemmeno bello o brutto. I valori mancano. I valori, e in modo particolare lo scopo e il significato. La natura non agisce finalisticamente. Se parliamo dell’adattamento di un organismo all’ambiente, sappiamo che questo è solo un modo di esprimerci che ci riesce comodo. Se prendiamo la cosa alla lettera, restando nell’àmbito della nostra immagine del mondo, c’inganniamo. In quest’immagine tutto è collegato in maniera strettamente causale.
In questo senso Gould ha ragione da vendere: diffidate da coloro che cercano di convincervi che la loro morale è quella "naturale" o che sarebbe "innaturale" una posizione diversa dalla loro. Soprattutto se non hanno altra argomentazione che questa.
Ma, fermo restando tutto ciò, strettamente parlando non è vero — ed è questa la piccola sfocatura — che il mondo dei valori è rigorosamente separato dal mondo empirico. Certo, il giudizio di valore, ad esempio su un assassino, spetta solo a noi, non è racchiuso nei fatti bruti (sic) dell'assassinio in sè; ma certamente per noi che emettiamo il giudizio sarà ugualmente fondamentale la conoscenza del fatto empirico (è stato davvero lui ad uccidere? come ha ucciso? etc, etc...). L'esempio dell'assassino può sembrare banale, ma si pensi a "descrizioni empiriche" riguardanti lo sviluppo embrionale: la scienza non è chiamata a dare giudizi, solo a descrivere i fatti, ma se emergono particolari nuovi su quei fatti e la loro descrizione "scientifica" cambia, è evidente che anche i nostri giudizi di valore possono uscirne modificati.
 
Ora, per tornare a bomba, questa sorta di subordinazione dei valori alla conoscenza (se la nostra conoscenza cambia, possono cambiare i nostri giudizi, ma non viceversa) è, in fondo, precisamente il motivo per cui gli ambiti religiosi non si limitano affatto alla sfera morale.
 
C'è una famosa contraddizione che riguarda le morali "religiose" e che può essere esposta in maniera semplicissima: uccidere è male perchè lo vieta Dio, o Dio vieta di uccidere perchè è male?
In realtà la contraddizione si scioglie subito in paradosso nonappena ci si rende conto che il quadro generale etico-morale cui il fedele deve (o vuole) attenersi non viene calato da solo dall'alto dei comandamenti divini. Il metro di giudizio che viene professato discende da — o quantomeno va a braccietto con — una concezione completa della realtà: poiché la religione afferma che (Dio le ha rivelato che) l’uomo ha determinate caratteristiche e non altre, che il mondo ha una certa natura e non un'altra, allora è giusto e naturale comportarsi in quel particolare modo piuttosto che in un altro. La religione fornisce un quadro completo, unitario e organico della realtà e dell’uomo.
Di più: in questa cosmologia completa di fatti e valori, quasi sempre sono i fatti, e non i valori, a costituire il messaggio fondante della religione, che sarebbe completamente snaturata se fosse ridotta a mero "contesto empirico" alla propria legge morale. Il cuore del cristianesimo è un fatto concreto — la resurrezione, di Cristo 2000 anni fa e nostra alla fine dei tempi — mentre la scala di valori che ne deriva rappresenta un elemento, se non secondario, appunto "derivato", subordinato.
Tutto questo confuta senza ombra di dubbio l'idea di Gould degli ambiti separati: c'è una sovrapposizione chiara e lampante, un vero e proprio conflitto di interessi fra scienza e religione. Un conflitto dovuto non a giudizi di valore della scienza, alla quale sono completamente estranei, ma ad affermazioni empiriche delle religioni.
 
Visto che ormai sono in ballo, faccio un altro passo, piccolo a questo punto, che dall'evidenza di questa sovrapposizione passa facilmente a scoprire la contraddizione fra scienza e fede. Acettata la sovrapposizione di ambiti, sorge infatti il problema dell'accordo nel merito: il problema dell'eventuale conciliazione fra l'immagine empirica del mondo suggerita dalla scienza in un particolare momento storico, e quella professata — da sempre? — dalla religione.
Ma qui il gioco, come dicevo, è facile. Mi basterebbe fare l'Odifreddi della situazione e citare, ad esempio, le affermazioni sulla verginità di Maria o sulla transustanziazione dell'eucarestia durante la consacrazione — che tra l'altro presuppone una concezione delle cose fatta di sinolo fra forma e sostanza, che è del tutto estranea all'attuale immagine scientifica del mondo. Ma il problema si pone anche se ci limitiamo ad affermazioni più generiche come l'esistenza di Dio stesso o il concetto di anima, l'idea che qualcosa di noi possa sopravvivere alla nostra morte. Tali affermazioni empiriche possono essere apparentemente non in contrasto con la concezione scientifica del mondo (effettivamente la scienza non ha dimostrato esplicitamente e specificatamente che i corpi non potranno resuscitare) oppure possono essere completamente contrarie ad essa (l’età del nostro pianeta, la posizione cosmologica da esso occupata). Nel primo caso vengono accettate (oserei dire ingenuamente) in quanto non apertamente in contraddizione (ma a costo di quali contorti espedienti riconciliatori, a quale prezzo intellettuale!). Nel secondo caso, poichè è costretta a cedere l’affermazione religiosa — non si può sbattere contro un muro e continuare a dire «non esiste» a lungo! — ci si giustifica con una interpretazione allegorica e simbolica di quelle stesse affermazioni.
In definitiva, il fatto stesso che, checché ne dica Gould, le grandi religioni cristiane guardino con grande perplessità (per usare un eufemismo e conceder loro il beneficio del dubbio) alla teoria dell'evoluzione naturale è dovuto a nient'altro che al suo essere in qualche modo in contraddizione con la loro concezione del mondo empirico secondo cui ci sarebbe una differenza (essenziale, fondamentale, ontologica, soprannaturale) fra gli uomini e gli animali, diversa e non solo per grado da qualsiasi altra differenza possa invece sussistere fra i diversi animali.
 
PS
Basterebbero tutto ciò, ma accanto alle singole questioni di merito, in cui uno può mettersi d'impegno e ogni volta cercare una conciliazione, c'è infine anche una questione di metodo: da una parte abbiamo la verità assoluta e rivelata, dall'altra una continua ricerca di essa, senza pretese e senza privilegi di autorità.
In linea di principio uno potrebbe pensare che non si tratti di una differenza problematica: dopotutto, nonostante la spettacolare fecondità del metodo galileiano, il cammino percorso dovrebbe essre irrilevante rispetto alla meta raggiunta: se con la ricerca scientifica ho (ri)trovato la verità rivelata, non ho contraddizioni da risolvere. Ma è una scelta difficile e delicata, perchè lascia ogni volta nel dubbio che tutto il castello crolli all'arrivo di una nuova scoperta che cambi l'immagine scientifica del mondo. O, nella convinzione di fede che una simile eventualità non possa mai verificarsi, rende inutile la ricerca scientifica di una verità già posseduta.

13 March 2008

medioevo/2

Due parole velocissime, dopo aver segnalato nelle mie letture un commento molto risoluto sulla vicenda del medico suicida. Due parole veloci ma dovute, visto che la situazione — come al solito — è più complessa di quello che può sembrare dal commento risoluto. Ad esempio perchè l'ospedale Gaslini di Genova in cui era in servizio il medico è gestito dalla Fondazione Gaslini, presieduta nientemeno che dal cardinale Angelo Bagnasco.
Da corriere.it: A differenza dell’ospedale Galliera (il cui cda è sempre presieduto dal cardinale) dove ai medici viene abitualmente richiesta la dichiarazione di obiezione di coscienza, al Gaslini non è mai stato chiesto nulla. Ma la «cultura» dell’Istituto, con le visite periodiche del cardinale, è sempre stata contro l’aborto.
Qualche info in più per contestualizzare meglio potete leggerla qui, io continuo a pensare che stiamo concretamente sprofondando in un medioevo sempre più buio.

get absolute path from relative path

I think this is a quite common issue, but googling for it doesn't (easily) get the very useful solution I finally found. So I put it here.
The solution is really easy and it's called readlink.
Given a relative path like../symLink/myDir, simply type
readlink -f ../symLink/myDir
and you will get something similar to
/root/path/to/symLinkTarget/myDir
Of course you can also get the full path for a file instead of a directory (myDir → myFile.ext still works). The only point, as it is understood in my example, is that symbolic links are followed, so you cannot get the "symbolic" path to your dir/file. But this could be view as a feature. Suppose you want to know the full real path of your sym-link-reached working directory, you can define a very simple modified pwd command alias like this
alias Pwd='readlink -f .'
and compare its output with the usual pwd output.
Enjoy!

06 March 2008

half a cup in teaspoons

Come dicevo, per segnalazioni fuggevoli mi appoggio agli shared items di google reader. Post più impegnativi come questo, invece, sono spesso composti nei ritagli di tempo, in più giorni, perchè necessitano di maggiore riflessione e invitano a maggiore considerazione anche in chi legge.
Ma bando alle premesse e veniamo direttamente alla questione che vorrei sottoporre alla vostra attenzione: quanti cucchiaini ci sono in mezza tazza di tè?

05 March 2008

oh tempo le tue piramidi

Come dicevo, mantenere aggiornato un blog è un'attività che richiede molto tempo, soprattutto se si scrivono post dal contenuto originale. Ma volendosi limitare a fare da eco a notizie interessanti o considerazioni intelligenti lette in giro, ecco pronti gli shared items di google reader: un click mentre leggo e — snap! — un link compare nella colonna a destra, subito sotto il blogroll.
E se siete interessati a queste mie segnalazioni ci sono a disposizione anche i feed.
Enjoy!
 
PS
Internet è una cosa fantastica, e i feed rss sono uno strumento fantastico per una fruizione voluminosa del web. Se (ancora) non sapete cosa sono i feed e la pagina di wikipedia è troppo approfondita e vi annoia, forse apprezzerete un simpatico video divulgativo tradotto in italiano che spiega cosa sono in modo davvero molto semplice...

17 February 2008

WikiDemocracy

Certamente un'iniziativa quantomeno da tenere d'occhio.
Soprattutto perchè dietro (anche se non ho ben capito come e in che termini... sto postando en passant) c'è anche uno come Quintarelli...

15 February 2008

Shtetl-Optimized

Finalmente!
Dopo tanto tempo Scott Aaronson si è deciso a proseguire con la pubblicazione delle lectures del suo Quantum Computing Since Democritus: è da poco online la lezione numero 12.
Di più, ora inizia un nuovo corso, Great Ideas in Theoretical Computer Science, di cui è già disponibile la prima lezione.
Altre letture per i miei lunghi viaggi in treno! :)

14 February 2008

medioevo

E' da tanto tempo, ormai, che ho smesso di considerare Big Bigotto e le sue uscite "sempre molto intelligenti", di qualsiasi argomento parli. E anche gli interventi quotidiani delle alte gerarchie ecclesiastiche mi giungono ormai come un mantra monotono e senza senso, incapaci di generare nemmeno irritazione, figuriamoci scandalo o indignazione o rabbia.
Ed invece è proprio con scandalo, indignazione e addirittura rabbia che resto colpito nel venir a conoscenza di fatti concreti, non parole o proclami o anatemi, che sono accaduti e accadono quotidianamente. A persone normali, non a politici o a ministri di Dio. A persone come noi, ora, e a noi stessi, chissà, domani stesso... o ieri, se solo fossimo stati più sfortunati.
Fatti concreti, come l'esperienza traumatica di chi "subisce" un aborto terapeutico come fosse un aborto clandestino e criminale, come l'assurda, surreale e incredibile odissea per una pillola, come la farsa napoletana frutto di un'ideologia feroce.

11 February 2008

Darwin day: i pennacchi di San Marco

Quest'anno, a differenza dell'anno scorso, vorrei cogliere l'occasione del Darwin Day per segnalarvi la versione online di un celebre articolo di Stephen Jay Gould e Richard Lewontin che vi propongo:
 
I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss
 
L'aria che si respira in queste poche pagine è davvero lontana anni luce da quella de Il gene egoista. Non è questione di mettere in discussione come errati singoli fenomeni e le loro spiegazioni, come l'interessante concetto di fenotipo esteso, quanto quello di capire qual è l'ordine di importanza, in generale, nella storia della vita sulla Terra, delle spinte adattive rispetto a meccanismi evolutivi di tipo non-adattivo (deriva genetica, allometria, et cetera...).
Per chi non ha mai letto niente di Gould, queste poche pagine possono rappresentare l'occasione per un invitante assaggio della sua prosa.
 
L'UARR di Milano organizza per il Darwin Day una conferenza il 20 febbraio; se invece siete dalle parti di Roma, potete partire da qui; del resto febbraio è un mese ricco di appuntamenti... :)
 
PS
Sullo SWIF potete anche trovare un'intera sezione dedicata a quest'articolo, con una nota introduttiva, un link alla versione originale, un'altra versione italiana corredata di immagini, e del materiale di approfondimento sia sul lato darwiniano ed evoluzionistico, che architettonico.
 
PPS
Lap(l)aciano, non mi sono dimenticato: ho letto nonoverlapping magisteria, prima o poi scriverò un commento...

05 February 2008

Breaking News

E anche oggi, come fa quotidianamente, questo blog è ancora sulla notizia del giorno. Ecco alcune dichiarazioni clamorose di un noto opinionista contemporaneo, rilasciate proprio poco fa, che già stanno scuotendo dalle fondamenta il nostro senso comune e le nostre convinzioni più naturali. Le sue idee sono così inedite e originali che avremo probabilmente bisogno di anni, decenni, per comprenderle davvero.
 
“Gli apologisti cristiani hanno l'abitudine di considerare il comunismo come qualcosa di molto diverso dal cristianesimo e di mettere in contrasto i suoi mali con le supposte benedizioni di cui godono i popoli cristiani. E' un grave errore. I mali del comunismo sono gli stessi mali del cristianesimo. Nella sostanza, la OGPU (Ghe-peù) non differisce dall'Inquisizione. Le sue crudeltà sono della stessa specie, e il danno che essa arreca alla vita intellettuale e morale dei russi è dello stesso genere di quello arrecato dagli inquisitori. I comunisti falsificano la storia come l'ha falsificata la Chiesa, fino al Rinascimento.
Se la Chiesa oggi non è detestabile come il governo sovietico lo si deve all'influenza dei suoi oppositori: dal Concilio di Trento ai nostri giorni, qualsiasi miglioramento avvenuto nella Chiesa è da ascriversi a merito dei suoi nemici.
“Molti si oppongono al governo sovietico perchè disapprovano la dottrina economica comunista, ma il Cremlino condivide questa dottrina con i primi cristiani, con i francescani delle origini e con la maggior parte delle correnti di riforma cristiana del Medioevo. E non è a dire che la dottrina comunista fosse considerata eretica; Sir Thomas More, un martire cattolico, vagheggiava un cristianesimo comunistico e sosteneva che questo era il solo aspetto della religione cristiana che la raccomandasse agli abitanti di Utopia.
Non è la dottrina sovietica in se stessa che a ragione deve essere giudicata un pericolo; è il modo con cui essa è sostenuta. Essa è considerata sacra e involabile, e ogni dubbio in materia è un peccato che va punito spietatamente.
“Il comunista crede, come il cristiano, che la sua dottrina sia indispensabile per la salvezza. Ed è proprio questa analogia fra cristianesimo e comunismo che crea fra loro una irriducibile incompatibilità. Quando due uomini di scienza non si trovano d'accordo, non invocano il potere civile; attendono che ulteriori acquisizioni scientifiche decidano la vertenza, perchè entrambi si riconoscono fallibili. Quando, invece, un contrasto avviene fra due teologi, non essendovi alcun criterio al quale uno dei due possa appellarsi, non restano che l'odio reciproco e un appello, più o meno palese, alla forza.
“Il cristianesimo, debbo ammetterlo, procura minor danno che nel passato, ma ciò dipende dal fatto che ora si crede con meno fervore nei suoi articoli di fede. Forse, col tempo, qualcosa di simile avverrà nel comunismo, e allora forse esso perderà molto di ciò che ora lo rende detestabile.
Però, se in Occidente prevarrà e si rafforzerà l'opinione che il cristianesimo è essenziale alla virtù e alla stabilità sociale, esso riacquisterà i difetti che aveva nel Medioevo.”
 
Bertrand Russell, Stoccolma, 9 novembre 1954

01 February 2008

Mario Clemente Mastella detto Clemente

Roberto mi segnala la pagina di Mastella della wikipedia, degna, nella sua tragica oggettività, della migliore commedia napoletana. Al di là delle vicende più note e sciagurate come l'essere testimone di nozze di Campanella assieme a Cuffaro, sembra che la sua vita sia costellata di eventi letteralmente surreali, come quando chiama i comuni del suo collegio elettorale fingendosi direttore Rai per raccomandare se stesso! O ancora, citando letteralmente, si legge che:
 
l'assunzione alla Rai di Mastella sarebbe stata agevolata da una raccomandazione del potentissimo democristiano Ciriaco De Mita, tanto che ne seguirono ben 3 giorni di sciopero della redazione locale.
 
Da leggere tutta!

29 January 2008

18 January 2008

E' un po' lungo da ascoltare tutto, il discorso di Sam Harris all'Aspen ideas festival. Su YouTube potete trovarlo suddiviso in cinque parti, ma soprattutto su Il lume rinnovato potete trovarne la traduzione in italiano. E resta comunque lungo anche da leggere.
Ma ne vale la pena.
In alternativa, se volete qualcosa di molto molto breve (e di tutt'altro genere) potete ascoltarvi Padre Livio Fangaza commentare un fatto di cronaca recente...

08 January 2008

simple english wikipedia

Ho scoperto che fra le oltre 250 lingue di wikipedia esiste anche la Simple English Wikipedia, ovvero scritta in un inglese semplice: queste pagine sono per imparare e insegnare; possono aiutare le persone ad imparare l'inglese e possono essere usate per creare nuove wikipedie per aiutare altre persone, se cambi le parole nella tua lingua. [›››]
Wikipedia non finisce mai di stupirmi.