22 May 2015

Teoria economica, da zero /20.1

Il processo di mercato che abbiamo descritto finora ha già una sua complessità, data dall'esistenza di più acquirenti e più venditori dello stesso bene, ma mancano ancora di due fattori importanti.
In primo luogo, in quel mercato chiunque voglia capre e coltivi mais deve trovare qualcuno che voglia mais ed abbia capre. Chiaramente non è sempre facile trovare qualcuno che ha il bene che vuoi tu e vuole il bene che tu hai: la ricerca di qualcuno con cui commerciare occuperebbe un sacco di tempo, e nel frattempo dovresti continuare a dar da mangiare alla capra e preoccuparti di non far andare a male il mais.
 
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21 May 2015

Teoria economica, da zero /19.2

Prendere troppo sul serio le metafore sportive o belliche del processo di mercato significa non averne colto la vera natura: il processo di mercato non seleziona vincitori e vinti, ma permette a tutti di trovare un proprio posto nello schema di produzione in cui meglio soddisfare i desideri dei consumatori. È altrettanto sbagliato interpretare il commercio internazionale come una contrapposizione fra nazioni di quanto lo sia interpretare il mercato nazionale come una contrapposizione fra lavoratori e datori di lavoro, o fra produttori e consumatori. In una economia di mercato, sia a livello nazionale o internazionale, i tenori di vita di ciascuno possono crescere tutti insieme. L'America non ha perso se il Giappone o la Cina dovessero diventare più benestanti degli Stati Uniti; un aumento del tenore di vita in una qualunque area porta benefici a tutte le persone che sono economicamente integrate con quell'area.
La scoperta della legge della convivenza associativa fu una grande conquista per l'economia classica: essa indicava la via per l'armonia sociale, mostrando che i deboli e i potenti hanno più convenienza in una relazione reciproca che nello sfruttamento. La natura del mercato come una rete di scambi volontari significa che ogni partecipante deve percepire il vantaggio dello scambio, altrimenti non vi parteciperebbe.
 
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20 May 2015

Teoria economica, da zero /19.1

Spesso, per descrivere il processo di mercato, si ricorre a metafore che si rifanno ai giochi da stadio: competizioni internazionali, vincitori, perdenti; si leggono titoli a proposito di compagnie che soccombono nella competizione o di guerre economiche fra stati. Come metafore possono anche essere pittoresche, ma l'analogia non è molto profonda. In particolare, c'è una differenza fondamentalmente fra un gioco ed il processo di mercato, ed è che in quest'ultimo tutti i partecipanti guadagnano da scambi volontari. Kyle, Stephen, Rachel ed Emma stanno tutti meglio dopo aver effettuato gli scambi rispetto a prima.
 
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19 May 2015

Teoria economica, da zero /18.5

È istruttivo indagare se, ad esempio, il consiglio cittadino della nostra piccola società potrebbe migliorare il risultato del mercato. Diciamo che la lobby delle capre riesce a convincere il consiglio che il prezzo in mais delle capre è troppo basso e sta deprimendo l'industria delle capre, e così viene promulgata una legge che fissa il prezzo delle capre a quattro sacchi di mais. La lobby delle capre è felicissima: i profitti lieviteranno! Stephen, che avrebbe venduto una capra al vecchio prezzo di 3 sacchi di mais, ora si appresta a venderne due per 4 sacchi. Kyle, che avrebbe venduto due capre al vecchio prezzo, ora sta per venderne 3. Ma se consideriamo la domanda di capre di Emma e Rachel, ci accorgiamo che gli allevatori di capre resteranno profondamente delusi: al nuovo prezzo, più alto, saranno disposti a comprare solo una capra in tutto! Rachel, che con un prezzo di libero mercato avrebbe comprato due capre, giudica solo la prima delle due valere 4 sacchi di mais. Emma, che avrebbe comprato una capra al prezzo di mercato, ora non comprerebbe nemmeno quella. Si viene cioè a creare una situazione di surplus di capre e carenza di mais: surplus e carenza sono il risultato del controllo dei prezzi.
Nonostante la domanda di Kyle per il mais è più forte di quella di Stephen, la regolamentazione del mercato gli impedisce di offrire di più. Nel mercato non regolamentato ci sarebbero state tre transazioni, ciascuna considerata vantaggiosa da entrambe le parti; con la regolamentazione, ha luogo un solo scambio. Nonostante non ci sia modo di quantificare il peggioramento di condizione dei diversi attori di mercato rispetto alla situazione non regolamentata, non c'è dubbio che stiano peggio.
 
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18 May 2015

Teoria economica, da zero /18.4

La scarsità è una condizione necessaria di un bene economico, ma — ancora una volta — non va intesa in un senso assoluto, ma relativo ai desideri e alla scala di valori delle persone: alla domanda. Ci sono poche registrazioni video in cui io canto — che io sappia una sola — ma non sono scarse in senso economico, dal momento che l'offerta di questi video, uno, è infinitamente maggiore della domanda: zero.
Nella situazione di prima, Stephen sarebbe stato felice di comprare più sacchi di mais se il prezzo fosse stato più basso; se il mais fosse stato così abbondante sull'isola da riempire i campi ovunque, avrebbe potuto usarne molto più dei tre sacchi che ha comprato. Ma poiché in realtà il mais è scarso, il processo di mercato lo convoglia verso chi lo richiede con maggior urgenza. Kyle, qualunque ne sia la ragione — magari semplicemente le piace il mais più che a Stephen, o magari ha un piano per un cibo fatto col mais che crede avrà molto successo — è disposta a pagare più di Stephen per il mais. Questo le consente di comprare sei sacchi di mais, a fronte dei tre acquistati da Stephen. La domanda di cui stiamo parlando è una domanda effettiva — per poter effettuare uno scambio volontario, dobbiamo avere qualcosa da offrire che gli altri chiedono, dobbiamo mettere qualcosa sul piatto. Quelle in punta di coltello e il semplice desiderio sono domande di tipo differente da quelle di mercato.
 
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17 May 2015

Teoria economica, da zero /18.3

È questa caratteristica quasi magica che portò Adam Smith a parlare di "mano invisibile" a guida dei diversi attori del mercato: che senza alcuna autorità centrale che li diriga, i singoli e diversi desideri e piani tendono a creare una situazione in cui hanno luogo tutti gli scambi che entrambe le parti giudicano profittevoli — chiaramente, come detto, le azioni umane sono dirette verso un futuro incerto, il quale comporta inevitabilmente la possibilità di errori, di rincrescimento, a posteriori, della scelta effettuata.
Poiché gli scambi di mercato sono volontari, esso permette ad ogni partecipante di esprimere l'urgenza con cui desidera un certo bene; esso permette a tutti i partecipanti di affrontare il problema della scarsità dei mezzi attraverso la cooperazione invece che con violenza, prevaricazioni e vessazioni.
 
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16 May 2015

Teoria economica, da zero /18.2

Dunque il mercato capre-mais stabilisce un pezzo di una capra in tre sacchi di mais: a quel prezzo, la domanda di Emma è di una capra, quella di Rachel di due. Dal punto di vista degli acquirenti di mais, il prezzo di mercato di un sacco di mais è di un terzo di capra: a tal prezzo la domanda di Kyle è di sei sacchi, quella di Stephen di tre. Il processo di mercato tende ad assecondare domanda e offerta, seguendo i loro movimenti. Se ad esempio Stephen e Kyle dovessero stufarsi di mangiare mais, e magari un altro agricoltore dovesse cominciare a coltivare riso, capace di competere sul mercato col mais, la loro domanda di mais scenderebbe, ovvero non sarebbero più disposti a offrire così tante capre per sacco di mais — magari li cederebbero per del riso; inoltre se Emma e Rachel vogliono ancora delle capre, dovranno offrire più mais: va cioè emergendo un nuovo prezzo di mercato per il mais.
 
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15 May 2015

Teoria economica, da zero /18.1

Il principio fondamentale dell'azione umana garantisce solo che le persone cercheranno di trovare scambi vantaggiosi, ma potrebbero esserci scambi disponibili in cui il costo di trovare una controparte disponibile è semplicemente troppo alto, nel preciso senso che trasformerebbe quello scambio, altrimenti vantaggioso, in uno scambio sconveniente. O ancora più semplicemente potrebbero esserci casi in cui una parte banalmente ignora l'esistenza dell'altra: appena oltre la collina potrebbe esserci un coltivatore di mais che ne pagherebbe 4, di sacchi, per una capra, se solo sapesse che ci fossero capre in vendita. Il processo di mercato non garantisce che tutte le persone disposte ad effettuare scambi profittevoli riusciranno sempre a trovarsi reciprocamente, ma la tendenza umana a migliorare la propria condizione farà sì che le persone saranno sempre in cerca di tali opportunità. (La ricerca di potenziali opportunità di profitto non ancora sfruttate sarà il compito dell'imprenditore, di cui parleremo in seguito).
 
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14 May 2015

Teoria economica, da zero /17.4

In questo scenario la domanda di capre di Kyle, in termini di grano, è inferiore a quella di Stephen (che magari ama molto la carne di capra) perché lei venderebbe la sua seconda capra per soli tre sacchi di grano, mentre lui ne vuole almeno quattro. Analogamente, la domanda di capre di Rachel e maggiore di quella di Emma: quest'ultima pagherebbe solo due sacchi di mais per una seconda capra, mentre Rachel ne pagherebbe tre. In via del tutto generale, sono i compratori come Kyle e Rachel — detti i più capaci — che acquisteranno di più, del bene in questione: poiché, quale che sia la ragione, sono i compratori disposti a spendere di più, metteranno fuori mercato compratori meno capaci. Analogamente, i venditori più capaci — quelli più ansiosi di vendere i propri beni — riusciranno a vendere di più dei venditori meno capaci. È la natura stessa dell'agire umano — il migliorare il più possibile la propria condizione — che muove il processo di mercato. Le persone effettueranno scambi nella misura in cui, e non oltre, reputeranno che tali scambi miglioreranno la propria condizione.
 
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13 May 2015

Teoria economica, da zero /17.3

Diciamo che Rachel sarebbe disposta a pagare fino a 4 sacchi di mais per la sua prima capra , fino a 3 sacchi per la seconda e non più di 2 per la terza; Emma sarebbe disposta a pagare fino a 3 sacchi per la sua prima capra, fino a 2 per la seconda e non più di un sacco per la terza. Dall'altro lato, Kyle non accetterebbe meno di due sacchi di mais per la sua prima capra, non meno di tre per la seconda e non meno di quattro per la terza; Stephen accetterebbe tre sacchi per la sua prima capra, non meno di 4 per la sua seconda capra e non meno di 5 per la terza. Riassumendo:
Kyle Rachel
1ma capra < 2 sacchi 4 sacchi < 1ma capra
2da capra < 3 sacchi 3 sacchi < 2da capra
3za capra < 4 sacchi 2 sacchi < 3za capra
Stephen Emma
1ma capra < 3 sacchi 3 sacchi < 1ma capra
2da capra < 4 sacchi 2 sacchi < 2da capra
3za capra < 5 sacchi 1 sacchi < 3za capra
Possiamo figurarci il processo di mercato come segue.
All'inizio Rachel cede tre sacchi di mais per ottenere la prima capra offerta da Kyle — poiché Rachel era disposta anche a cedere 4 sacchi per quella capra e poiché Kyle era disposta ad accettare anche soltanto due sacchi di mais, lo scambio è vantaggioso per entrambe le parti. In questa fase iniziale ha luogo un altro scambio: Emma cede tre sacchi di mais per la prima capra offerta da Stephen. Consideriamo ora la possibilità di un ulteriore scambio: Emma pagherebbe al massimo due ulteriori sacchi di mais per un'altra capra , ma né Kyle né Stephen offrirebbero una capra a quel prezzo — Kyle chiede 3 sacchi mentre Stephen ne chiede 4. Similmente Stephen cederebbe un altra capra per almeno 4 sacchi di mais, ma sia Rachel che Emma non offrono tanto — Rachel non più di 3 ed Emma non più di 2. Dunque Emma e Stephen escono dalle trattative; ma c'è ancora spazio per uno scambio reciprocamente vantaggioso per Rachel e Kyle: quello in cui Kyle cede la sua seconda capra a Rachel in cambio di tre sacchi di grano.
 
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12 May 2015

Teoria economica, da zero /17.2

Immaginiamo che sull'isola siano riusciti ad addomesticare le capre e a coltivare il mais. Consideriamo due pastori, Kyle e Stephen, e due agricoltori, Emma e Rachel. Dal momento che non abbiamo ancora introdotto il concetto di moneta, dobbiamo pensare ai prezzi delle capre in termini di mais e al prezzo del mais in termini di capre. Questo tipo di scambi è detto baratto, o scambio diretto, e val la pena analizzarlo per capire meglio poi il meccanismo di formazione dei pezzi di mercato.
 
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11 May 2015

Teoria economica, da zero /17.1

Fast forward nella storia dell'economia della nostra isola, parecchie generazioni in avanti (Helena e Rich trovarono un ulteriore modo per collaborare a beneficio comune).
Immaginiamo che per una qualche ragione l'isola sia rimasta isolata dal'economia globale, ma la sua popolazione sia cresciuta, sia sorto un villaggio, si sia cominciato a coltivare la terra, siano stati aperti negozi e siano nate professioni: che sia fiorito il commercio fra gli abitanti.
Le leggi fondamentali degli scambi non sono cambiate, rispetto a quelle dell'economia a due sole persone: l'ingresso di altre persone nel mercato degli scambi complica un poco il quadro, ma non lo altera in alcuna maniera essenziale. Ma è necessario dedicare un po' di tempo a studiare il caso di più persone coinvolte negli scambi, per prepararci alle ulteriori complicazioni che emergeranno.
 
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10 May 2015

Teoria economica, da zero /16.3

L'impossibilità di poter procedere al calcolo economico non ostacola in maniera significativa la nostra piccola economia stilizzata: ci sono solo due persone a scambiarsi tutti i beni possibili, e dal momento che ciascuno dei due commercianti è l'origine della sua stessa scala di valori, deve solamente farsi un'idea dei valori dell'altro per poter commerciare con profitto. Ma al crescere delle dimensioni dell'economia l'impossibilità del calcolo economico diventa un impedimento più grave.
 
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09 May 2015

Teoria economica, da zero /16.2

Il tentativo di usare il lavoro come comune unità di misura del valore, come fecero Marx e gli economisti classici inglesi, non avrebbe successo, come abbiamo già notato: il costo del lavoro di Rich è del tutto soggettivo e legato a quello a cui ha dovuto rinunciare per effettuare il lavoro in questione. Il valore per Helena del lavoro di Rich è il valore che ha per lei il frutto del suo lavoro. Cercare di calcolare il valore, il guardano e la perdita, con un orologio o misurando l'energia impiegata significa mancare completamente il senso economico di quel che sta accadendo. Rich potrebbe impiegare esattamente lo stesso tempo e fatica che impiega a fare trappole nuove per frantumarne di già fatte, ma certamente Helena non lo pagherebbe per frantumare trappole. Il fatto che costruire trappole abbia valore mentre non lo abbia il distruggerle dipende interamente dalle valutazioni di coloro che sono coinvolti nello scambiarsele, e non può essere in alcun modo determinato da una qualche misura fisica oggettiva. Potremmo infatti benissimo immaginare una circostanza in cui precisamente queste stesse attività fisiche avrebbero un valore completamente opposto: se ad esempio Rich e Helena si accorgessero che i topi sull'isola si stanno estinguendo per via della loro intensa caccia, e l'isola fosse disseminata di trappole, costruire altre trappole non avrebbe alcun valore, ed avrebbe anzi valore distruggerne di esistenti per ripulire l'isola.
 
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