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15 April 2015

Teoria economica, da zero /10.6

Di nuovo, le valutazioni di Rich dipendono dalle circostanze: se dovesse imbattersi in una cassa di sardine in scatola e crackers, potrebbe cambiare idea radicalmente. Sempre alla luce della legge di utilità marginale, ogni successiva unità di un bene è considerata per ciascuno di minor valore della precedente. Uno potrebbe pagare 50 dollari per un gatto, ma quando sarà arrivato a 300 gatti pagherà per liberarsene. Perciò, dovesse trovarsi ben rifornito di cibo per l'immediato, Rich potrebbe verosimilmente essere portato maggiormente a ridurre la caccia di topi oggi per costruirsi un bene capitale capace di promettergli maggior disponibilità di cibo in futuro. Il topo in più oggi avrebbe meno valore di prima per lui ora che ha trovato la cassa, dal momento che crackers e sardine soddisfano la stessa necessità che soddisfavano i topi — e pure meglio. Ma attenzione a non considerare queste osservazioni come una qualche legge universale del tipo "i ricchi sono più propensi al risparmio dei poveri": non ci sono leggi universali che possano determinare quanto una particolare persona valuterà beni futuri rispetto a beni presenti.
Notiamo infine che la legge dell'utilità marginale si applica anche al risparmio, esattamente come al consumo: ogni dollaro risparmiato in più avrà meno valore, per il risparmiatore, rispetto al precedente.
 
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14 April 2015

Teoria economica, da zero /10.5

Diciamo che Rich deve sacrificare un topo al giorno per una settimana per trovare il tempo di costruire una trappola. Supponiamo poi che Rich conti che la trappola duri una settimana, durante la quale Rich conta di catturare 14 topi in più di quanto sarebbe in grado senza una trappola. Grossomodo, dunque, possiamo dire che Rich deve sacrificare 7 topi di consumo immediato per averne 14 fra una settimana. Il tasso di rendimento atteso di un simile investimento è dunque del 100% a settimana. Se dunque Rich decide di procedere con la costruzione della trappola, possiamo dire che valuta un topo oggi meno che due topi fra una settimana: un rendimento del 100% a settimana è stato sufficiente a convincerlo a scambiare un consumo presente con uno futuro; se invece decide di non procedere a costruire la trappola possiamo dire che valuta un topo oggi più di un topo fra una settimana: un rendimento del 100% a settimana non è stato sufficiente ad indurlo a scambiare topi oggi per topi domani.
 
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13 April 2015

Teoria economica, da zero /10.4

La misura in cui ciascuno è propenso al risparmio è una misura della sua preferenza temporale, nel senso che è una misura di quanto è disposto a sacrificare una soddisfazione presente rispetto all'analoga futura. Si tratta di nuovo di un fattore soggettivo: il grado di preferenza temporale differirà da persona a persona, e anche per la stessa persona differirà da momento a momento. La propensione al risparmio a trent'anni sarà verosimilmente maggiore che a ottant'anni: a trent'anni uno sarà disposto a rimandare un viaggio per risparmiare per la casa per la sua nuova famiglia, mentre a ottant'anni molto probabilmente penserà che sarà meglio cogliere subito l'opportunità. Ma chiaramente è una questione soggettiva, non c'è una dipendenza specifica dall'età: magari invece a trent'anni uno è più propenso a "cogliere l'attimo" mente a ottant'anni uno è più interessato ad alimentare il fondo d'investimento per i nipoti.
 
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12 April 2015

Teoria economica, da zero /10.3

Il consumo può solo essere presente: è la nostra attuale insoddisfazione che chiede una soluzione, è nel presente che proviamo piacere o dolore; risparmiare in vista di un consumo infinitamente partecipato non è risparmio, è perdita pura. Ma allora perché, ribaltando la questione, se il consumo può essere solo presente, si risparmia comunque? Be', non possiamo consumare nel futuro, ma possiamo figurarcelo nel presente: ci rendiamo conto che in quel futuro potremo avere dei bisogni e vorremo soddisfarli; di più: possiamo immaginare che un certo grado di soddisfazione in un certo giorno futuro può compensare per un certo grado di insoddisfazione oggi. Il punto chiave per comprendere l'esigenza del risparmio è che il prefigurarsi insoddisfazioni nel futuro è esso stesso causa di insoddisfazione presente. Sapere che fra una settimana potrei morire di fame suscita ansia oggi: risparmiare può alleviare quest'ansia. Tuttavia, se corro il rischio di morire di fame oggi, alleviare l'ansia di morire di fame fra una settimana non mi apparirà così urgente come il procurarmi del cibo per adesso: l'ansia di sapere di non aver fatto provviste per la prossima settimana è minima rispetto all'ansia di sapere che potrei morire di fame già stasera. Analogamente, simmetricamente, le prospettive di soddisfazioni future sono esse stesse fonte di soddisfazione presente.
 
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11 April 2015

Teoria economica, da zero /10.2

Immaginiamo, però, che Rich sia in grado di sopravvivere con solo due topi al giorno, pur con qualche disagio. Perché, allora, non sacrificare al risparmio tutto il consumo oltre il livello di sussistenza? Ovunque, ogni giorno, le persone consumano di gran lunga di più di quel che necessitano per sopravvivere: perché i più grandi traders di Wall Street non vivono in una baracca, non mangiano fagioli in scatola e non vanno in stazione con vecchie biciclette? perché le star del cinema continuano a fare shopping freneticamente e vivono in fantastici resort da vacanze? non dovrebbero vivere come poveri per risparmiare ogni singolo centesimo che riescono? La domanda, ovviamente, posta così, suggerisce già la risposta: sarebbe un mondo davvero bizzarro quello in cui la gente lavorasse sodo e risparmiasse per consumi futuri — e tuttavia non si dedicasse mai a quel consumo futuro, perché all'arrivo di quel futuro starebbe risparmiando per consumi in un futuro ancora più remoto.
 
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10 April 2015

Teoria economica, da zero /10.1

Ora, immaginiamo che Rich riesca a catturare quattro topi al giorno senza usare trappole, mentre con le trappole conti di riuscire a catturarne otto, al giorno. Visto l'aumento di produttività notevole, uno potrebbe chiedersi perché Rich non dedichi il 100% del suo tempo di lavoro alla costruzione di trappole. Be', chiaramente morirebbe di fame: qualsiasi programma di risparmio per consumi futuri che implichi una riduzione dei consumi correnti al di sotto del livello di sussistenza non avrebbe senso (a meno che non si risparmi solamente per i propri eredi...).
 
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