È istruttivo indagare se, ad esempio, il consiglio cittadino della nostra piccola società potrebbe migliorare il risultato del mercato. Diciamo che la lobby delle capre riesce a convincere il consiglio che il prezzo in mais delle capre è troppo basso e sta deprimendo l'industria delle capre, e così viene promulgata una legge che fissa il prezzo delle capre a quattro sacchi di mais. La lobby delle capre è felicissima: i profitti lieviteranno! Stephen, che avrebbe venduto una capra al vecchio prezzo di 3 sacchi di mais, ora si appresta a venderne due per 4 sacchi. Kyle, che avrebbe venduto due capre al vecchio prezzo, ora sta per venderne 3. Ma se consideriamo la domanda di capre di Emma e Rachel, ci accorgiamo che gli allevatori di capre resteranno profondamente delusi: al nuovo prezzo, più alto, saranno disposti a comprare solo una capra in tutto! Rachel, che con un prezzo di libero mercato avrebbe comprato due capre, giudica solo la prima delle due valere 4 sacchi di mais. Emma, che avrebbe comprato una capra al prezzo di mercato, ora non comprerebbe nemmeno quella. Si viene cioè a creare una situazione di surplus di capre e carenza di mais: surplus e carenza sono il risultato del controllo dei prezzi.
Nonostante la domanda di Kyle per il mais è più forte di quella di Stephen, la regolamentazione del mercato gli impedisce di offrire di più. Nel mercato non regolamentato ci sarebbero state tre transazioni, ciascuna considerata vantaggiosa da entrambe le parti; con la regolamentazione, ha luogo un solo scambio. Nonostante non ci sia modo di quantificare il peggioramento di condizione dei diversi attori di mercato rispetto alla situazione non regolamentata, non c'è dubbio che stiano peggio.