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13 June 2015

Teoria economica, da zero /24.4

In questa prospettiva di lungo periodo, quindi, potremmo dire che aveva dunque ragione Marshall, dopotutto: non è forse vero che i "costi oggettivi" alla fine contribuiscono a determinare i prezzi? Ma il punto di vista di Menger, più profondo, è che i costi di produzione di un bene sono semplicemente quanto il produttore giudica che sia la domanda per usi alternativi dei i fattori necessari alla produzione del bene in questione. Il costo per me del tempo dell'amanuense viene dalla domanda degli altri per un uso alternativo di quel tempo. E poiché la domanda è soggettiva, i costi non possono essere oggettivi. Entrambe le lame delle forbici di Marshall sono affilate da giudizi soggettivi.
L'insight di Menger è pertinente in alcuni dibattiti politici, in cui ci sono critici di una certa industria che lamentano i suoi pezzi come "troppo alti" e non giustificati dai costi. Che ne siano consapevoli o meno, tali critiche stanno facendo uso della nozione Marshalliana di costi oggettivi per difendere la propria tesi: ma il fatto che i costi sono soggettivi smonta alla radice tali argomenti.
 
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12 June 2015

Teoria economica, da zero /24.3

Certo, nel lungo periodo — come sottolineava F.A. Hayek, un economista di scuola austriaca — il prezzo di vendita di un bene tende verso il suo costo di produzione. Ma questo non già perché il costo dà ragione del prezzo da pagare, ma piuttosto perché se i soldi che si riuscirebbero a recuperare dalla vendita del bene dovessero scendere al di sotto del costo di produzione, semplicemente il bene non sarebbe più prodotto! Dopo aver accusato una perdita di 9mila 990 euro e 5 centesimi, difficilmente proseguirei con la produzione. Simmetricamente, se il prezzo di vendita fosse superiore al costo di produzione, il mercato attirerebbe altri venditori che cercherebbero di trarre vantaggio da questa opportunità di profitto, e il prezzo scenderebbe verso il costo di produzione. Nel frattempo, i giudizi di valore cambierebbero, emergerebbero nuovi dati e nuove opportunità di profitto da situazioni in cui il prezzo pagato sarebbe superiore al costo.
Sebbene nel lungo periodo i prezzi uguaglierebbero i costi, non giungeremo mai a quel lungo periodo. La nozione che i prezzi uguagliano i costi va interpretata come una tendenza del mercato, non come la descrizione di uno stato che il mercato raggiungerebbe mai.
 
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11 June 2015

Teoria economica, da zero /24.2

Mettiamo che mi metta in testa di vendere preziosi manoscritti de "La vita e il pensiero di hronir": mi accordo con un monaco amanuense in un eremo lontano per comporre copie del libro a 10 mila euro al pezzo; completato il primo esemplare, lo metto subito in vendita. Ma, guarda un po', la gente non ama le cose raffinate e piene di saggezza, e a quel prezzo non riesco a vendere nemmeno la mia unica copia. Visto che ho già sborsato i soldi per quella robaccia, la do via per 9 euro e 95 per rientrare almeno di un minimo delle spese. Nonostante le mie spese siano state di 10 mila euro a copia, non sono riuscito a vendere il libro ad un prezzo nemmeno lontanamente vicino a quella cifra. E non mi avrebbe aiutato in alcun modo ad alzare il prezzo aggiungervi ulteriori costi. Se nessuno era disposto a pagare più di 9,95€ per il mio libro, raddoppiare il tempo impiegato dall'amanuense nel produrlo, e quindi raddoppiare il costo di produzione, non avrebbe spostato il prezzo di un centesimo.
 
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10 June 2015

Teoria economica, da zero /24.1

Il famoso economista inglese Alfred Marshall criticò la concezione di Carl Menger secondo cui l'utilità per il consumatore sia l'unica variabile indipendente all'origine del valore. Certo, criticava, i prezzi di mercato sono determinati dall'utilità del bene in questione per i consumatori, ma anche dal costo — oggettivo, monetario — di produrlo. La sua famosa metafora era che l'utilità e il costo fossero come le lame di un paio di forbici: sarebbe stupido, diceva, discutere su quale delle due lame stesse davvero tagliando. Ma la realtà è che Marshall non aveva capito, o almeno non aveva colto appieno, la prospettiva di Menger. Come ha avuto modo di sottolineare Israel Kirzner, Menger stava cercando di isolare la ragione profonda del processo economico dai dettagli contingenti. Si paga un prezzo per un bene perché lo si valuta; il prezzo non eccederà mai il suo valore, quale che sia stato il costo per produrlo.
 
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