26 May 2015

Teoria economica, da zero /21.1

# Il bene è scambiato diffusamente
Si tratta del requisito principale di un bene per poter essere usato come moneta: non ha molto senso scambiare un bene che intendi vendere con uno meno vendibile, a meno di non avere in mente un uso specifico per quel bene poco vendibile.
Le ulteriori proprietà, importanti perché un bene sia adatto all'uso come moneta, sono importanti precisamente nel senso che contribuiscono a rendere il bene più diffusamente scambiato.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22
 

25 May 2015

Teoria economica, da zero /21.0

Storicamente, una gran varietà di beni ha assunto il ruolo di mezzo di scambio: mucche, sale, conchiglie, grandi pietre, piume esotiche, semi di cocco, tabacco, ferro, rame, argento, oro, e molto altro.
Ma non tutti i beni sono ugualmente adatti a fungere da moneta: ci sono alcune caratteristiche che favoriscono l'uso di alcuni beni rispetto ad altri per scambi indiretti.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22
 

24 May 2015

Teoria economica, da zero /20.3

In particolare qualche commerciante più acuto noterà che certi beni sono più "scambiabili" di altri. Immaginiamo che l'isola sia costellata di aree per il pascolo di capre e che la maggior parte dei residenti abbia il suo piccolo gregge. Marco ha costruito la sua canna da pesca e vorrebbe del mais. Sebbene non riesca a trovare un coltivatore di mais interessato alla sua canna da pesca, certamente troverà un pescatore interessato e disposto a pagare in capre. Quindi, con le capre ottenute dalla vendita della canna, non faticherà a trovare un coltivatore di mais interessato a comprare qualche altra capra per il suo piccolo gregge. Marco, cioè, ha sfruttato un'opportunità vantaggiosa che non aveva a disposizione tramite uno scambio diretto. Lo scambio indiretto è consistito nel cedere il suo bene specifico in cambio di un bene facilmente e diffusamente scambiato, in modo da poter usare quest'ultimo per ottenere in cambio il bene a cui era davvero interessato. In una società non abituata a questo tipo di scambi indiretti, probabilmente la pratica si diffonderebbe gradualmente: all'inizio solo i commercianti più scaltri sfrutterebbero l'idea, ma via via altri ne noterebbero i vantaggi e comincerebbero ad applicare la stessa tecnica; col tempo, il bene più facilmente e diffusamente scambiabile diverrebbe un mezzo di scambio e sarebbe accettato come pagamento in quasi tutte le transazioni.
È l'origine della moneta.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21
 

23 May 2015

Teoria economica, da zero /20.2

In secondo luogo, nonostante il mercato sia costituito da molte decine di attori, ad essi manca un modo per quantificare i propri affari. Un commerciante, chiamiamolo Marco, che produce strumenti per la pesca, non può tener traccia in alcun modo della sua attività, se sia in perdita o meno. Un suo eventuale libro contabile non potrebbe che contenere un semplice elenco di beni incommensurabili: lato spese, ad esempio, potrebbe avere segnato 1000 ami, 4 reti e 20 canne da pesca; lato entrate potrebbero esserci 4 martelli, 10 chili di ferro, 2 sedie e 10 corde. Ma non ha alcun modo di giudicare se, al netto, le transizioni sono state di profitto o meno: sta davvero lavorando abbastanza bene da riuscire a provvedere non solo al suo mero sostentamento, ma anche ai beni capitali di cui ha bisogno per proseguire l'attività? C'è forse una combinazione diversa, più efficiente, di beni capitali che avrebbe potuto acquistare al posto di quelli che ha acquistato? Non sarebbe forse stato meglio prendere 7 chili di ferro e 20 corde? L'ideale sarebbe che trovasse un'unità di conto comune a tutti i beni.
Nella condizione di mercato a baratto dell'isola, non c'è che l'intuizione, per capire come stanno andando gli affari. Ma gli uomini sono ingegnosi nel trovare modi per migliorare le proprie condizioni.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21
 

22 May 2015

Teoria economica, da zero /20.1

Il processo di mercato che abbiamo descritto finora ha già una sua complessità, data dall'esistenza di più acquirenti e più venditori dello stesso bene, ma mancano ancora di due fattori importanti.
In primo luogo, in quel mercato chiunque voglia capre e coltivi mais deve trovare qualcuno che voglia mais ed abbia capre. Chiaramente non è sempre facile trovare qualcuno che ha il bene che vuoi tu e vuole il bene che tu hai: la ricerca di qualcuno con cui commerciare occuperebbe un sacco di tempo, e nel frattempo dovresti continuare a dar da mangiare alla capra e preoccuparti di non far andare a male il mais.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21
 

21 May 2015

Teoria economica, da zero /19.2

Prendere troppo sul serio le metafore sportive o belliche del processo di mercato significa non averne colto la vera natura: il processo di mercato non seleziona vincitori e vinti, ma permette a tutti di trovare un proprio posto nello schema di produzione in cui meglio soddisfare i desideri dei consumatori. È altrettanto sbagliato interpretare il commercio internazionale come una contrapposizione fra nazioni di quanto lo sia interpretare il mercato nazionale come una contrapposizione fra lavoratori e datori di lavoro, o fra produttori e consumatori. In una economia di mercato, sia a livello nazionale o internazionale, i tenori di vita di ciascuno possono crescere tutti insieme. L'America non ha perso se il Giappone o la Cina dovessero diventare più benestanti degli Stati Uniti; un aumento del tenore di vita in una qualunque area porta benefici a tutte le persone che sono economicamente integrate con quell'area.
La scoperta della legge della convivenza associativa fu una grande conquista per l'economia classica: essa indicava la via per l'armonia sociale, mostrando che i deboli e i potenti hanno più convenienza in una relazione reciproca che nello sfruttamento. La natura del mercato come una rete di scambi volontari significa che ogni partecipante deve percepire il vantaggio dello scambio, altrimenti non vi parteciperebbe.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20
 

20 May 2015

Teoria economica, da zero /19.1

Spesso, per descrivere il processo di mercato, si ricorre a metafore che si rifanno ai giochi da stadio: competizioni internazionali, vincitori, perdenti; si leggono titoli a proposito di compagnie che soccombono nella competizione o di guerre economiche fra stati. Come metafore possono anche essere pittoresche, ma l'analogia non è molto profonda. In particolare, c'è una differenza fondamentalmente fra un gioco ed il processo di mercato, ed è che in quest'ultimo tutti i partecipanti guadagnano da scambi volontari. Kyle, Stephen, Rachel ed Emma stanno tutti meglio dopo aver effettuato gli scambi rispetto a prima.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20
 

19 May 2015

Teoria economica, da zero /18.5

È istruttivo indagare se, ad esempio, il consiglio cittadino della nostra piccola società potrebbe migliorare il risultato del mercato. Diciamo che la lobby delle capre riesce a convincere il consiglio che il prezzo in mais delle capre è troppo basso e sta deprimendo l'industria delle capre, e così viene promulgata una legge che fissa il prezzo delle capre a quattro sacchi di mais. La lobby delle capre è felicissima: i profitti lieviteranno! Stephen, che avrebbe venduto una capra al vecchio prezzo di 3 sacchi di mais, ora si appresta a venderne due per 4 sacchi. Kyle, che avrebbe venduto due capre al vecchio prezzo, ora sta per venderne 3. Ma se consideriamo la domanda di capre di Emma e Rachel, ci accorgiamo che gli allevatori di capre resteranno profondamente delusi: al nuovo prezzo, più alto, saranno disposti a comprare solo una capra in tutto! Rachel, che con un prezzo di libero mercato avrebbe comprato due capre, giudica solo la prima delle due valere 4 sacchi di mais. Emma, che avrebbe comprato una capra al prezzo di mercato, ora non comprerebbe nemmeno quella. Si viene cioè a creare una situazione di surplus di capre e carenza di mais: surplus e carenza sono il risultato del controllo dei prezzi.
Nonostante la domanda di Kyle per il mais è più forte di quella di Stephen, la regolamentazione del mercato gli impedisce di offrire di più. Nel mercato non regolamentato ci sarebbero state tre transazioni, ciascuna considerata vantaggiosa da entrambe le parti; con la regolamentazione, ha luogo un solo scambio. Nonostante non ci sia modo di quantificare il peggioramento di condizione dei diversi attori di mercato rispetto alla situazione non regolamentata, non c'è dubbio che stiano peggio.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19
 

18 May 2015

Teoria economica, da zero /18.4

La scarsità è una condizione necessaria di un bene economico, ma — ancora una volta — non va intesa in un senso assoluto, ma relativo ai desideri e alla scala di valori delle persone: alla domanda. Ci sono poche registrazioni video in cui io canto — che io sappia una sola — ma non sono scarse in senso economico, dal momento che l'offerta di questi video, uno, è infinitamente maggiore della domanda: zero.
Nella situazione di prima, Stephen sarebbe stato felice di comprare più sacchi di mais se il prezzo fosse stato più basso; se il mais fosse stato così abbondante sull'isola da riempire i campi ovunque, avrebbe potuto usarne molto più dei tre sacchi che ha comprato. Ma poiché in realtà il mais è scarso, il processo di mercato lo convoglia verso chi lo richiede con maggior urgenza. Kyle, qualunque ne sia la ragione — magari semplicemente le piace il mais più che a Stephen, o magari ha un piano per un cibo fatto col mais che crede avrà molto successo — è disposta a pagare più di Stephen per il mais. Questo le consente di comprare sei sacchi di mais, a fronte dei tre acquistati da Stephen. La domanda di cui stiamo parlando è una domanda effettiva — per poter effettuare uno scambio volontario, dobbiamo avere qualcosa da offrire che gli altri chiedono, dobbiamo mettere qualcosa sul piatto. Quelle in punta di coltello e il semplice desiderio sono domande di tipo differente da quelle di mercato.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19
 

17 May 2015

Teoria economica, da zero /18.3

È questa caratteristica quasi magica che portò Adam Smith a parlare di "mano invisibile" a guida dei diversi attori del mercato: che senza alcuna autorità centrale che li diriga, i singoli e diversi desideri e piani tendono a creare una situazione in cui hanno luogo tutti gli scambi che entrambe le parti giudicano profittevoli — chiaramente, come detto, le azioni umane sono dirette verso un futuro incerto, il quale comporta inevitabilmente la possibilità di errori, di rincrescimento, a posteriori, della scelta effettuata.
Poiché gli scambi di mercato sono volontari, esso permette ad ogni partecipante di esprimere l'urgenza con cui desidera un certo bene; esso permette a tutti i partecipanti di affrontare il problema della scarsità dei mezzi attraverso la cooperazione invece che con violenza, prevaricazioni e vessazioni.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19
 

16 May 2015

Teoria economica, da zero /18.2

Dunque il mercato capre-mais stabilisce un pezzo di una capra in tre sacchi di mais: a quel prezzo, la domanda di Emma è di una capra, quella di Rachel di due. Dal punto di vista degli acquirenti di mais, il prezzo di mercato di un sacco di mais è di un terzo di capra: a tal prezzo la domanda di Kyle è di sei sacchi, quella di Stephen di tre. Il processo di mercato tende ad assecondare domanda e offerta, seguendo i loro movimenti. Se ad esempio Stephen e Kyle dovessero stufarsi di mangiare mais, e magari un altro agricoltore dovesse cominciare a coltivare riso, capace di competere sul mercato col mais, la loro domanda di mais scenderebbe, ovvero non sarebbero più disposti a offrire così tante capre per sacco di mais — magari li cederebbero per del riso; inoltre se Emma e Rachel vogliono ancora delle capre, dovranno offrire più mais: va cioè emergendo un nuovo prezzo di mercato per il mais.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19
 

15 May 2015

Teoria economica, da zero /18.1

Il principio fondamentale dell'azione umana garantisce solo che le persone cercheranno di trovare scambi vantaggiosi, ma potrebbero esserci scambi disponibili in cui il costo di trovare una controparte disponibile è semplicemente troppo alto, nel preciso senso che trasformerebbe quello scambio, altrimenti vantaggioso, in uno scambio sconveniente. O ancora più semplicemente potrebbero esserci casi in cui una parte banalmente ignora l'esistenza dell'altra: appena oltre la collina potrebbe esserci un coltivatore di mais che ne pagherebbe 4, di sacchi, per una capra, se solo sapesse che ci fossero capre in vendita. Il processo di mercato non garantisce che tutte le persone disposte ad effettuare scambi profittevoli riusciranno sempre a trovarsi reciprocamente, ma la tendenza umana a migliorare la propria condizione farà sì che le persone saranno sempre in cerca di tali opportunità. (La ricerca di potenziali opportunità di profitto non ancora sfruttate sarà il compito dell'imprenditore, di cui parleremo in seguito).
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19
 

14 May 2015

Teoria economica, da zero /17.4

In questo scenario la domanda di capre di Kyle, in termini di grano, è inferiore a quella di Stephen (che magari ama molto la carne di capra) perché lei venderebbe la sua seconda capra per soli tre sacchi di grano, mentre lui ne vuole almeno quattro. Analogamente, la domanda di capre di Rachel e maggiore di quella di Emma: quest'ultima pagherebbe solo due sacchi di mais per una seconda capra, mentre Rachel ne pagherebbe tre. In via del tutto generale, sono i compratori come Kyle e Rachel — detti i più capaci — che acquisteranno di più, del bene in questione: poiché, quale che sia la ragione, sono i compratori disposti a spendere di più, metteranno fuori mercato compratori meno capaci. Analogamente, i venditori più capaci — quelli più ansiosi di vendere i propri beni — riusciranno a vendere di più dei venditori meno capaci. È la natura stessa dell'agire umano — il migliorare il più possibile la propria condizione — che muove il processo di mercato. Le persone effettueranno scambi nella misura in cui, e non oltre, reputeranno che tali scambi miglioreranno la propria condizione.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18
 

13 May 2015

Teoria economica, da zero /17.3

Diciamo che Rachel sarebbe disposta a pagare fino a 4 sacchi di mais per la sua prima capra , fino a 3 sacchi per la seconda e non più di 2 per la terza; Emma sarebbe disposta a pagare fino a 3 sacchi per la sua prima capra, fino a 2 per la seconda e non più di un sacco per la terza. Dall'altro lato, Kyle non accetterebbe meno di due sacchi di mais per la sua prima capra, non meno di tre per la seconda e non meno di quattro per la terza; Stephen accetterebbe tre sacchi per la sua prima capra, non meno di 4 per la sua seconda capra e non meno di 5 per la terza. Riassumendo:
Kyle Rachel
1ma capra < 2 sacchi 4 sacchi < 1ma capra
2da capra < 3 sacchi 3 sacchi < 2da capra
3za capra < 4 sacchi 2 sacchi < 3za capra
Stephen Emma
1ma capra < 3 sacchi 3 sacchi < 1ma capra
2da capra < 4 sacchi 2 sacchi < 2da capra
3za capra < 5 sacchi 1 sacchi < 3za capra
Possiamo figurarci il processo di mercato come segue.
All'inizio Rachel cede tre sacchi di mais per ottenere la prima capra offerta da Kyle — poiché Rachel era disposta anche a cedere 4 sacchi per quella capra e poiché Kyle era disposta ad accettare anche soltanto due sacchi di mais, lo scambio è vantaggioso per entrambe le parti. In questa fase iniziale ha luogo un altro scambio: Emma cede tre sacchi di mais per la prima capra offerta da Stephen. Consideriamo ora la possibilità di un ulteriore scambio: Emma pagherebbe al massimo due ulteriori sacchi di mais per un'altra capra , ma né Kyle né Stephen offrirebbero una capra a quel prezzo — Kyle chiede 3 sacchi mentre Stephen ne chiede 4. Similmente Stephen cederebbe un altra capra per almeno 4 sacchi di mais, ma sia Rachel che Emma non offrono tanto — Rachel non più di 3 ed Emma non più di 2. Dunque Emma e Stephen escono dalle trattative; ma c'è ancora spazio per uno scambio reciprocamente vantaggioso per Rachel e Kyle: quello in cui Kyle cede la sua seconda capra a Rachel in cambio di tre sacchi di grano.
 
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18