Immaginiamo che sull'isola siano riusciti ad addomesticare le capre e a coltivare il mais. Consideriamo due pastori, Kyle e Stephen, e due agricoltori, Emma e Rachel. Dal momento che non abbiamo ancora introdotto il concetto di moneta, dobbiamo pensare ai prezzi delle capre in termini di mais e al prezzo del mais in termini di capre. Questo tipo di scambi è detto baratto, o scambio diretto, e val la pena analizzarlo per capire meglio poi il meccanismo di formazione dei pezzi di mercato.
12 May 2015
11 May 2015
Teoria economica, da zero /17.1
Fast forward nella storia dell'economia della nostra isola, parecchie generazioni in avanti (Helena e Rich trovarono un ulteriore modo per collaborare a beneficio comune).
Immaginiamo che per una qualche ragione l'isola sia rimasta isolata dal'economia globale, ma la sua popolazione sia cresciuta, sia sorto un villaggio, si sia cominciato a coltivare la terra, siano stati aperti negozi e siano nate professioni: che sia fiorito il commercio fra gli abitanti.
Le leggi fondamentali degli scambi non sono cambiate, rispetto a quelle dell'economia a due sole persone: l'ingresso di altre persone nel mercato degli scambi complica un poco il quadro, ma non lo altera in alcuna maniera essenziale. Ma è necessario dedicare un po' di tempo a studiare il caso di più persone coinvolte negli scambi, per prepararci alle ulteriori complicazioni che emergeranno.
10 May 2015
Teoria economica, da zero /16.3
L'impossibilità di poter procedere al calcolo economico non ostacola in maniera significativa la nostra piccola economia stilizzata: ci sono solo due persone a scambiarsi tutti i beni possibili, e dal momento che ciascuno dei due commercianti è l'origine della sua stessa scala di valori, deve solamente farsi un'idea dei valori dell'altro per poter commerciare con profitto. Ma al crescere delle dimensioni dell'economia l'impossibilità del calcolo economico diventa un impedimento più grave.
09 May 2015
Teoria economica, da zero /16.2
Il tentativo di usare il lavoro come comune unità di misura del valore, come fecero Marx e gli economisti classici inglesi, non avrebbe successo, come abbiamo già notato: il costo del lavoro di Rich è del tutto soggettivo e legato a quello a cui ha dovuto rinunciare per effettuare il lavoro in questione. Il valore per Helena del lavoro di Rich è il valore che ha per lei il frutto del suo lavoro. Cercare di calcolare il valore, il guardano e la perdita, con un orologio o misurando l'energia impiegata significa mancare completamente il senso economico di quel che sta accadendo. Rich potrebbe impiegare esattamente lo stesso tempo e fatica che impiega a fare trappole nuove per frantumarne di già fatte, ma certamente Helena non lo pagherebbe per frantumare trappole. Il fatto che costruire trappole abbia valore mentre non lo abbia il distruggerle dipende interamente dalle valutazioni di coloro che sono coinvolti nello scambiarsele, e non può essere in alcun modo determinato da una qualche misura fisica oggettiva. Potremmo infatti benissimo immaginare una circostanza in cui precisamente queste stesse attività fisiche avrebbero un valore completamente opposto: se ad esempio Rich e Helena si accorgessero che i topi sull'isola si stanno estinguendo per via della loro intensa caccia, e l'isola fosse disseminata di trappole, costruire altre trappole non avrebbe alcun valore, ed avrebbe anzi valore distruggerne di esistenti per ripulire l'isola.
08 May 2015
Teoria economica, da zero /16.1
Fin qui, Helena e Rich non hanno modo di impiegare il calcolo economico in questa economia stilizzata: possono solo confrontare quantità specifiche di specifici beni e decidere quale insieme di beni trovano di maggior valore. Non c'è modo, però, di calcolare quanto hanno guadagnato o perso in uno scambio, né prima né dopo. Sappiamo che Rich ha preferito 8 topi a 2 trappole, ma non abbiamo modo di rispondere alla domanda: "quanto, li preferiva?" La preferenza è qualcosa che lui sentiva, non abbiamo alcun metro da poter infilare nella sua psiche per determinare la "quantità" di quel sentimento. Usare le quantità di topi e trappole non è di molto aiuto, dal momento che non possiamo sommarle insieme né tantomeno sottrarle: non ha alcun senso dire "8 topi meno 2 trappole".
07 May 2015
Teoria economica, da zero /15.4
Quanto detto getta anche nuova luce su un'espressione tipica del discutere sugli scambi: il prezzo pagato "è stato un furto". Lasciamo da parte il caso in cui l'acquirente sia stato ingannato per la qualità o la natura del prodotto — si tratterebbe di frode, e sarebbe davvero "un furto". Diciamo che il prodotto in questione sia qualcosa di noto e di nota qualità, ad esempio una bottiglia di birra di marca. Lunedì mattina al lavoro, il tuo collega racconta: "Siamo andati alla partita nel week end, e davano le birre a cinque dollari l'una — un furto!" Cosa intende? Nella misura in cui non sia stato ingannato né forzato a comprare la birra, e l'abbia davvero acquistata, stava valutando la birra — in quel momento, in quelle circostanze — più di cinque dollari. Altrimenti, perché mai l'avrebbe acquistata? Se per lui i cinque dollari avessero significato più della birra, non avrebbe dovuto far altro che rimettete via il portafoglio e tirar dritto. Dal momento che il tuo amico ha ceduto per la birra qualcosa che valutava meno di essa, il venditore potrebbe lamentarsi esattamente della stessa cosa: è stato un furto! Quel che il tuo collega voleva dire era: "avrei voluto che la birra fosse più economica". Ma tutti noi vorremmo avere di più per meno: si tratta della legge universale alla base dell'agire umano. In ogni momento cerchiamo di migliorare la nostra condizione: perché dovremmo aspettarci che altri, come il venditore, debbano fare altrimenti?
06 May 2015
Teoria economica, da zero /15.3
Il punto, invece, è che le persone non procedono allo scambio per il mero gusto di vedere beni passare di mano in mano: gli scambi non avvengono per una qualche "propensione al commercio". Perché uno scambio abbia luogo, entrambe le parti devono essere convinte che staranno meglio, dopo lo scambio. Si tratta del presupposto stesso dell'agire umano: chi agisce lo fa nella convinzione che l'agire migliorerà la sua condizione rispetto al non agire. Sta cercando di muovere da ciò che è a ciò che dovrebbe essere.
05 May 2015
Teoria economica, da zero /15.2
Carl Menger sottolineò che l'idea ingenua secondo cui in uno scambio di stabilisca l'ugual valore per le due parti dei beni scambiati conduce ad assiduità. Se due persone procedessero allo scambio nel momento in cui giudicano di ugual valore quel che cedono e quel che ottengono, non ci sarebbe alcuna ragione per cui non procedano allo scambio inverso un istante dopo. Se vendi la tua casa per 200'000$ significa che valuti i 200'000$ più di quanto valutavi casa tua. Di contro, l'acquirente valutava casa tua più di quanto valutasse 200'000$. Altrimenti — al di là dei costi di transazione — non ci sarebbe alcuna ragione per cui, appena conclusa la compravendita, non ti riprendessi subito indietro casa tua restituendo i 200'000$. Di più: se lo scambio avvenisse al punto di ugual valore, non ci sarebbe alcuna ragione perché tu e l'altra parte non continuaste a scambiarvi avanti e indietro casa e soldi un numero indeterminato di volte.
04 May 2015
Teoria economica, da zero /15.1
Un punto di essenziale importanza è rendersi conto che l'accordo delle due parti per procedere ad uno scambio non significa assolutamente che le due parti concordano sul valore delle unità che si scambiano. Al contrario, essi procedono allo scambio precisamente perché valutano in maniera differente i beni che sono in procinto di scambiarsi: Helena valuta le due trappole ottenute più degli otto topi che ha ceduto, mentre Rich valuta gli otto topi ricevuti più delle due trappole cedute.
03 May 2015
Teoria economica, da zero /14.5
Diciamo che le scale di valori di ciascuno per topi e trappole sono i seguenti:
Rich | Helena |
1ma trappola < 3 topi | 5 topi < 1ma trappola |
2da trappola < 4 topi | 4 topi < 2da trappola |
3za trappola < 5 topi | 3 topi < 3za trappola |
Stiamo dicendo che Rich vorrà almeno 4 topi per cedere una seconda trappola (dai tre che chiedeva per la prima), mentre Helena sarà disposta a cedere non più di quattro topi (rispetto ai cinque per la prima). Anche se il valore dell'unità successiva è diminuito per entrambi, è rimasto spazio per uno scambio proficuo per entrambi: procederanno dunque ad un secondo scambio, cedendosi altri quattro topi per una trappola. Infine, la scala di valori che abbiamo immaginato non porterà ad un terzo scambio: Helena sarebbe disposta a cedere non più di tre topi per avere una terza trappola, mentre Rich non è disposto a cederla per meno di cinque topi. In questo mercato di topi e trappole, non ci sarebbero ulteriori transazioni.
02 May 2015
Teoria economica, da zero /14.4
Immaginiamo cosa potrebbe succedere in questo stilizzato mercato di topi e trappole, supponendo di partire con zero trappole costruite e zero topi catturati. In questa situazione il valore per Rich del primo topo che Helena potrebbe offrirgli sarebbe piuttosto alto: senza potrebbe morire di fame. Similmente sarebbe relativamente alto il valore per Helena della prima trappola che potrebbe darle Rich: essa aumenterebbe di molto la sua efficienza di caccia. Immaginiamo che Rich sia intenzionato a cedere la sua prima trappola per soli tre topi, mentre Helena sarebbe disposta a cedere ben 5 topi per la prima trappola. Diciamo che si accordano a metà strada e si scambiano una trappola per quattro topi.
Il valore di ciascuna ulteriore unità da ricevere sarà, per ciascuno, inferiore a quello di quella appena ricevuta. Analogamente, ciascuna ulteriore unità da cedere avrà valore superiore a quella appena ceduta: e ovviamente non sono i topi o le trappole ad essere diversi, ma è che ciascuno rinuncerà per prima cosa agli usi meno importanti di quel che sta cedendo in cambio.
01 May 2015
Teoria economica, da zero /14.3
Per quel certo numero di topi, dunque, che Helena ha catturato e gli cede, Rich si accorda per cederle un certo numero di trappole: la legge dell'utilità marginale rende conto del particolare rapporto di topi e trappole su cui si accorderanno. Rich scambierà trappole per topi finché il costo per produrre una trappola in più, giudicato soggettivamente, non supererà il beneficio, sempre a suo personale giudizio, del numero di topi che Helena gli darà in cambio per quella trappola in più. Simmetricamente, Helena scambierà topi finché il costo soggettivo del topo successivo non supererà il beneficio atteso soggettivamente di avere una trappola in più. La trappola in più che Rich valuta se scambiare o meno e il topo in più che Helena valuta se scambiare o meno, sono le unità marginali. È il valore attribuito a queste unità che determina il rapporto di scambio.
30 April 2015
Teoria economica, da zero /14.2
L'unico modo per superare questa difficoltà passa attraverso gli scambi volontari. Per essere sicuri che stanno davvero beneficiando entrambi l'un l'altra, Rich e Helena devono riconoscere che l'altro ha dei diritti sui beni che ha acquisito col proprio lavoro. In particolare dovrà riconoscere che un eventuale scambio dovrà avvenire solo su base reciprocamente volontaria: se Helena minacciasse Rich con una mazza perché si prenda i topi, possiamo arguire che dello scambio beneficerà solo uno dei due, a giudizio di ciascuno.
29 April 2015
Teoria economica, da zero /14.1
Dunque Rich incontra Helena ed entrambi si rendono conto, ciascuno, che le proprie prospettive di sopravvivenza migliorerebbero se riuscissero a sviluppare un sistema di cooperazione. Invece che produrre in maniera generica, trovano che sia meglio concordare in anticipo una particolare suddivisione del lavoro.
La situazione di questa semplice economia a due persone è stilizzata, ma si possono vedere in azione comunque i principi di base dello scambio.
Deciso, dunque, di collaborare, i due devono decidere come, collaborare. Diciamo che si accordano perché Rich, il più abile dei due, costruisca le trappole, e Helena, la più accorta, si dedichi alla caccia vera e propria. Ma qual è la giusta quantità di attività a cui ciascuno dovrà dedicarsi? Come farà ciascuno a sapere che starà facendo uno scambio equo con l'altro? Confidare semplicemente sulla buona volontà dell'altro non funziona.
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