07 May 2015

Teoria economica, da zero /15.4

Quanto detto getta anche nuova luce su un'espressione tipica del discutere sugli scambi: il prezzo pagato "è stato un furto". Lasciamo da parte il caso in cui l'acquirente sia stato ingannato per la qualità o la natura del prodotto — si tratterebbe di frode, e sarebbe davvero "un furto". Diciamo che il prodotto in questione sia qualcosa di noto e di nota qualità, ad esempio una bottiglia di birra di marca. Lunedì mattina al lavoro, il tuo collega racconta: "Siamo andati alla partita nel week end, e davano le birre a cinque dollari l'una — un furto!" Cosa intende? Nella misura in cui non sia stato ingannato né forzato a comprare la birra, e l'abbia davvero acquistata, stava valutando la birra — in quel momento, in quelle circostanze — più di cinque dollari. Altrimenti, perché mai l'avrebbe acquistata? Se per lui i cinque dollari avessero significato più della birra, non avrebbe dovuto far altro che rimettete via il portafoglio e tirar dritto. Dal momento che il tuo amico ha ceduto per la birra qualcosa che valutava meno di essa, il venditore potrebbe lamentarsi esattamente della stessa cosa: è stato un furto! Quel che il tuo collega voleva dire era: "avrei voluto che la birra fosse più economica". Ma tutti noi vorremmo avere di più per meno: si tratta della legge universale alla base dell'agire umano. In ogni momento cerchiamo di migliorare la nostra condizione: perché dovremmo aspettarci che altri, come il venditore, debbano fare altrimenti?
 
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