...che per me è un mito: mi ha fatto conoscere Quine, ancora piú intoccabile, e la vera storia della fisica, fatta non di aneddoti, experimentum crucis e magnifiche sorti e progressive, ma di vie tortuose, ramificate e percorse anche a ritroso.
Sono molto restio ha seguire Leucophaea nel suo parallelo tra antievoluzionismo e anti-AGW, però, al di là delle motivazioni, questo specifico editoriale di Bellone è effettivamente quasi una dimostrazione definitiva della vacuità delle tesi "negazioniste".
Dimostrazione di vacuità perché se leggi critiche piuttosto deboli all'AGW su, chessò, Avvenire, puoi sempre pensare che ci siano ragioni più solide, semplicemente troppo tecniche per Avvenire. Ma se a parlare è nientepopodimenoché Enrico Bellone, che dai suoi libri sei abituato a trovarlo sempre estremamente profondo e denso, e se parla da nientepopodimenoché un editoriale su Le Scienze, e se la prima scomoda verità con cui — lui, in quel contesto — esordisce è che la CO2 non è la regina tossica dell'inquinamento ma un mattone fondamentale della vita... be', insomma, se non fosse Enrico Bellone ti verrebbe quasi da ridere.
E ancora meno da ridere viene a leggere quell'e allora? che riassumerebbe la sua stessa difesa: Ho citato un sito dove si parla della CO2 e mi si rimprovera in quanto esso riprenderebbe un articolo apparso su «l’Avvenire»: e allora?.
Se volete i dettagli, Climalteranti ospita tutto il dibattito: editoriale, critica e controrisposta.
Io ho un mito di meno.