18 June 2007

global warming, global warning? - 2

Dopo gli scettici, ecco i creduloni. Ma sono creduloni coi controcoglioni, mica oche qualsiasi. Ecco qui la prima puntata di una "chiacchierate" sul tema, e qui la seconda.
E’ impressionante la vastita’ di informazioni e notizie che Sylvie riesce a snocciolare come se niente fosse, ribattendo colpo su colpo in maniera impeccabile. Questo e' vero giornalismo.
 
PS
Senza offese per Andrea, il gioco e' forse reso facile dalla debolezza delle sue argomentazioni. Forse sarebbe piu' interessante se nel dibattito intervenisse Maurizio Morabito, che nel suo dialogo mi era sembrato citare fonti e notize (una qualche interazione in effetti c'e' stata, ma giusto un semplice "contatto"...). Maurizio, la scrivi tu una mail alla nostra Sylvie? Che poi magari l'oca sapiens ci pubblica la sua controrisposta?
Per quanto mi riguarda, per ora, forse perche' e' l'ultima campana che ho sentito, mi viene da andar dietro alla Coyaud...

5 comments:

Anonymous said...

La Coyaud vede il bicchiere mezzo pieno, io lo vedo a tre quarti vuoto. Non penso ci siano argomenti su cui litigare, anche se sono convinto che siamo ambedue convinti che l'altro sara' dimostrato in errore 8-)

E comunque il problema principale per me e' con chi va in giro a dire che il mondo sta per finire. Argomento che non ho mai sentito dire da SC, ne' in radio ne' sul blog

Anonymous said...

Sai che non ho capito quale sarebbe il problema principale per te?

Anonymous said...

Ad oggi ne vedo due: (1) "al lupo al lupo", che si tradurrebbe in un abbandono dell'ecologismo in toto, una volta che si scoprisse che l'effetto della CO2 e' minimo; (2) abominevoli disastri giustificati dal voler migliorare il mondo, come ai tempi dell'eutanasia e del comunismo. Per questo rabbrividisco quando escono fuori i sapientoni che vogliono seminare il ferro nel mare.

Anonymous said...

Prova ad andare ora, su Oca Sapiens 8-)

Anonymous said...

Si', avevo letto...
Sono d'accordo con te che quelli (l'urlare per un nonnulla, inducendo a ignorarli anche quella volta che indicano un problema serio...) sono rischi seri, tipici dell'ecologismo.
(Non avevo capito proprio la costruzione della frase "...il problema è con chi va in giro...", ora è chiaro.
Solo non sono ancora convinto che questa storia del riscaldamento globale sia davvero tutto fumo e niente arrosto...