Questa dipendenza può essere messa in evidenza considerando quel che succederebbe al cambiare del valore per Rich di un bene di consumo: magari scopre che i topi sull'isola sono malati e che mangiarli non è sicuro; i topi perderanno dunque valore per lui e, a meno di eventuali utilizzi diversi per le trappole, anch'esse perderanno valore per Rich. Non sarà più disposto a dedicare tempo, a scapito di qualsiasi altra cosa, per fabbricarne di nuove, né si curerà più di quel che accadrà a quelle che aveva già costruito (naturalmente, se ha modo di usare diversamente le trappole, ad esempio come materiale da ardere, esse manterranno un certo valore).
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09 April 2015
08 April 2015
Teoria economica, da zero /9.6
Nel suo darsi da fare per costruire trappole e barili, Rich può rendersi conto che un martello, una sega e dei chiodi sarebbero utili: decide di costruirseli. Nel farlo, Rich lavorerà a beni a due ordini di distanza da quelli di consumo: darà valore a martello, sega e chiodi per la loro utilità nel costruire trappole e barili, che a loro volta hanno valore per Rich per la loro utilità legata ad acqua e cibo. Tutti i beni di ordine più elevato derivano il proprio valore dai beni di ordine immediatamente inferiore alla cui produzione contribuiscono. Da ultimo, ogni bene capitale ha valore solo perché, ad un qualche livello, concorre alla produzione di uno o più beni di consumo.
07 April 2015
Teoria economica, da zero /9.5
In realtà, poi, il valore di questi beni capitali è legato all'idea che Rich si fa sulla possibilità di usarli per soddisfare bisogni futuri, incerti. Anche immaginando di avere un "metro della soddisfazione" da applicare a Rich per misurare quanto "intensi" sono certi suoi bisogni, non risolveremmo la questione che Rich deve affrontare al momento della scelta: quanta soddisfazione porterà la sua scelta al "futuro Rich", i cui gusti non sono noti al "Rich presente" e che vivrà in un mondo che, per il Rich presente, è pieno di incertezze?
06 April 2015
Teoria economica, da zero /9.4
I beni di ordine più elevato che Rich accumula col risparmio vanno a comporre la sua riserva di capitale. A un certo punto, diciamo, Rich si ritrova con cinque trappole e due barili: non c'è modo, in questa situazione, di quantificare il totale dei beni capitali se non attraverso un elenco degli oggetti di cui è composto. Non possiamo sommare trappole a barili: il valore che Rich assegna loro è soggettivo, non abbiamo alcun metro, alcuna scala od orologio con cui misurare la quantità di utilità.
05 April 2015
Teoria economica, da zero /9.3
L'economista austriaco Ludwig Lachmann, in Capital and Its Structure, scrive:
Il concetto generale di capitale [...] non ha una controparte quantificabile fra gli oggetti concerti: esso riflette l'aspetto imprenditoriale dell'oggetto. Barili di birra, altiforni, installazioni portuali, arredamenti per camere di hotel sono beni capitali non in virtù di una qualche loro caratteristica fisica, ma per la loro funzione economica.
Nell'istante in cui Rich decide di dedicarsi alla produzione di beni di ordine superiore, sta cominciando a risparmiare. Il risparmio può essere definito come la decisione di agire col fine di soddisfare un bisogno futuro, a dispetto della possibilità di soddisfare un bisogno immediato.
04 April 2015
Teoria economica, da zero /9.2
Carl Menger chiamò beni del primo ordine quei beni, come acqua o cibo, che servono per soddisfare bisogni primari; sono detti anche beni di consumo. I beni il cui valore deriva dal loro uso per la produzione di beni del primo ordine, come trappole e barili, sono detti beni del secondo ordine, beni di produzione o beni capitali. Chiaramente la distinzione non riguarda i beni in sé, ma il ruolo che essi occupano nei pensieri e nei piani degli uomini. Se colleziono barili come oggetti d'arte, essi sono, per me, beni di consumo; se ho un negozio di alimentari, allora gli alimenti che ho in magazzino sono, per me, beni di produzione.
03 April 2015
Teoria economica, da zero /9.1
Il valore dei beni considerati finora — cibo, acqua, riparo, riposo — scaturisce direttamente dalla loro capacità di soddisfare immediatamente dei bisogni primari: Rich dà valore al cibo perché dà valore alla vita, e il cibo serve direttamente a soddisfare il bisogno di sopravvivenza. (Notate bene che l'economia non pretende di affermare che Rich *dovrebbe* dare alla sua sopravvivenza più valore che a qualsiasi altra cosa, o che tutti fanno così; l'economia si occupa delle *conseguenze* del fatto che diamo valore alle cose, effettuando scelte.)
Ebbene, il valore di beni come trappole e barili deriva dalla loro capacità di *produrre* beni di prima necessità. Rich dà valore alla tappola perché dà valore ai topi, e dà valore al barile perché dà valore all'acqua per cucinare.
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