Di nuovo, le valutazioni di Rich dipendono dalle circostanze: se dovesse imbattersi in una cassa di sardine in scatola e crackers, potrebbe cambiare idea radicalmente. Sempre alla luce della legge di utilità marginale, ogni successiva unità di un bene è considerata per ciascuno di minor valore della precedente. Uno potrebbe pagare 50 dollari per un gatto, ma quando sarà arrivato a 300 gatti pagherà per liberarsene. Perciò, dovesse trovarsi ben rifornito di cibo per l'immediato, Rich potrebbe verosimilmente essere portato maggiormente a ridurre la caccia di topi oggi per costruirsi un bene capitale capace di promettergli maggior disponibilità di cibo in futuro. Il topo in più oggi avrebbe meno valore di prima per lui ora che ha trovato la cassa, dal momento che crackers e sardine soddisfano la stessa necessità che soddisfavano i topi — e pure meglio. Ma attenzione a non considerare queste osservazioni come una qualche legge universale del tipo "i ricchi sono più propensi al risparmio dei poveri": non ci sono leggi universali che possano determinare quanto una particolare persona valuterà beni futuri rispetto a beni presenti.
Notiamo infine che la legge dell'utilità marginale si applica anche al risparmio, esattamente come al consumo: ogni dollaro risparmiato in più avrà meno valore, per il risparmiatore, rispetto al precedente.