25 August 2010

ilPost /2

Se c'è una cosa che, sin "da piccolo", odiavo dei giornali, era quel loro entrare a gamba tesa in medias res, ricamando nei minimi dettagli sull'intonazione della voce con cui Tizio rispondeva sibillino al commento con cui Caio faceva seguito all'esternazione di Sempronio... sulla notizia di cui s'era persa ogni traccia... sin dall'inizio.
E allora Dio benedica ilPost, che su molte notizie riempie una nicchia ecologica informativa che è pazzesco pensare che nessuno abbia mai cercato di occupare (e onestamente non saprei dire se la colpa è più da parte dei giornalisti o da parte dei lettori, che forse non hanno nemmeno questa esigenza e la nicchia che ho in mente io, di fatto, forse — in Italia? — non esiste nemmeno...).
Com'è, come non è, fatto sta che ilPost risponde in maniera estremamente efficace alla mia esigenza di contestualizzazione e comprensione, e per quelle notizie che tornano alla ribalta come seguito di fatti ormai remoti, o per quelle notizie che sin dall'inizio nascono confuse e frammentate, o per quelle notizie che crescono così smisuratamente in "commentari" da insabbiare i fatti su cui dovrebbero poggiarsi; per notizie, dicevo, che ricadono in una o più o in tutte queste categorie, ilPost mi regala pezzi che suonano rassicuranti anche solo a leggerne il titolo.

4 comments:

Maurizio Manetti said...

Grande!

Se può rassicurarti, faccio parte di quella nicchia... e solo grazie a Internet riesco spesso a orientarmi... tante volte mi capita di leggere una notizia che altro non è se non il seguito o il commento ad un fatto precedente di cui non so nulla o quasi nulla e allora è solo grazie ai link, o a Google, che riesco a rintracciare da dove nasce tutto quanto, e a ricostruire l'intera vicenda.
Questo tuo commento, non può che farmi prendere ancor più in considerazione il Post.

hronir said...

Mau! Quanto tempo!

Ecco(ti) altri esempi più o meno freschi:

* Cos’è la tessera del tifoso e perché è causa di tante polemiche e scontri

* Come si finanzia Wikileaks

* Perché Intel ha speso 7,68 miliardi di dollari per McAfee

Rob said...

Enzo, nelle prime tre righe mi sono commosso perchè ho riconosciuto l'Enzo che conoscevo...
Ciò detto, mi lamento spesso con Franco di questo: molti articoli dei principali giornali italiani sembrano temi scritti per impressionare la prof. più che accurate descrizioni dei fatti per informare il lettore. Come dici tu non partono dal principio contestualizzando, ma usano un tono un po' obliquo lasciando sottintese cose che il lettore disattento (e spesso anche quello attento) devono contestualizzare per conto proprio.

hronir said...

Pensa che addirittura fa seguito alle puntate di Report!!!