Smith aveva colto questi vantaggi della divisione del lavoro, ma aveva lasciato irrisolto un interessante problema che riguardava il commercio internazionale. La soluzione però ha implicazioni che vanno ben al di là del commercio internazionale e val dunque la pena analizzare anche qui il problema.
Smith sottolineava che non aveva senso, ad esempio, che la Scozia si mettesse a produrre vino, nonostante l'uso di serre certamente glielo consentirebbe. Se la Scozia producesse lana e la Spagna vino, e gli abitanti dei due paesi commerciassero i beni non disponibili nella produzione locale, ne gioverebbero entrambe le popolazioni. Ma cosa succederebbe se un paese, magari per via di svantaggi geografici o di una popolazione non sufficientemente istruita, producesse peggio qualsiasi bene che un altro paese già produce? Non sarebbe meglio per quel paese messo peggio che alzasse barriere doganali che consentissero alle industrie locali di svilupparsi? Come potrebbe offrire qualcosa in commercio alle altre nazioni più avanzate?