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15 April 2010

non toccatemi Bellone...

...che per me è un mito: mi ha fatto conoscere Quine, ancora piú intoccabile, e la vera storia della fisica, fatta non di aneddoti, experimentum crucis e magnifiche sorti e progressive, ma di vie tortuose, ramificate e percorse anche a ritroso.
Sono molto restio ha seguire Leucophaea nel suo parallelo tra antievoluzionismo e anti-AGW, però, al di là delle motivazioni, questo specifico editoriale di Bellone è effettivamente quasi una dimostrazione definitiva della vacuità delle tesi "negazioniste".
Dimostrazione di vacuità perché se leggi critiche piuttosto deboli all'AGW su, chessò, Avvenire, puoi sempre pensare che ci siano ragioni più solide, semplicemente troppo tecniche per Avvenire. Ma se a parlare è nientepopodimenoché Enrico Bellone, che dai suoi libri sei abituato a trovarlo sempre estremamente profondo e denso, e se parla da nientepopodimenoché un editoriale su Le Scienze, e se la prima scomoda verità con cui — lui, in quel contesto — esordisce è che la CO2 non è la regina tossica dell'inquinamento ma un mattone fondamentale della vita... be', insomma, se non fosse Enrico Bellone ti verrebbe quasi da ridere.
E ancora meno da ridere viene a leggere quell'e allora? che riassumerebbe la sua stessa difesa: Ho citato un sito dove si parla della CO2 e mi si rimprovera in quanto esso riprenderebbe un articolo apparso su «l’Avvenire»: e allora?.
Se volete i dettagli, Climalteranti ospita tutto il dibattito: editoriale, critica e controrisposta.
Io ho un mito di meno.

07 January 2009

global warming, global warning? - 3

Le considerazioni di questo post mi frullano per la testa da prima delle vacanze di Natale. Ora però sembrerà che siano l'ennesima reazione alla notizia sull'estensione dei ghiacci al Polo Nord
In realtà è da tempo che sono sempre più confuso, in pratica da quando ho aggiunto i feed di climatemonitor al mio gReader.
Va bene il principio di autorità, ma vorrei che le mie autortià — sylvie, ad esempio, o Carletto Darwin, o weissbach... giusto per dirne alcune — provassero a suggerire anche un abozzo di risposta, ad esempio, ad obiezioni ben assestate come quella secondo cui la capacità di assorbimento della CO2 sarebbe già correntemente saturata, come, ancora, non ci sarebbe questa grande correlazione fra l'aumento di concentrazione di CO2 e variazioni di temperatura. Oppure a quella secondo cui all'effetto serra contribuirebbe molto più, ad esempio, il vapor acqueo rispetto alla CO2, e comunque il loro effetto sulla temperatura globale sarebbe di gran lunga minoritario rispetto ad altre e ben più rilevanti variabili climatiche come la forzante solare (che, en passant, non vuole saperne di ripartire), i cicli di temperature oceaniche (Pacific Decadal Oscillation, PDO) o le frequenze relative di El Niño rispetto a La Niña.
Insomma, qualcosa con cui rispondere a quel che beppe caravita chiama il controcanto all'ICPP.
Senza sfida, sinceramente, per (tentare di) capire.

18 June 2007

global warming, global warning? - 2

Dopo gli scettici, ecco i creduloni. Ma sono creduloni coi controcoglioni, mica oche qualsiasi. Ecco qui la prima puntata di una "chiacchierate" sul tema, e qui la seconda.
E’ impressionante la vastita’ di informazioni e notizie che Sylvie riesce a snocciolare come se niente fosse, ribattendo colpo su colpo in maniera impeccabile. Questo e' vero giornalismo.
 
PS
Senza offese per Andrea, il gioco e' forse reso facile dalla debolezza delle sue argomentazioni. Forse sarebbe piu' interessante se nel dibattito intervenisse Maurizio Morabito, che nel suo dialogo mi era sembrato citare fonti e notize (una qualche interazione in effetti c'e' stata, ma giusto un semplice "contatto"...). Maurizio, la scrivi tu una mail alla nostra Sylvie? Che poi magari l'oca sapiens ci pubblica la sua controrisposta?
Per quanto mi riguarda, per ora, forse perche' e' l'ultima campana che ho sentito, mi viene da andar dietro alla Coyaud...

30 April 2007

global warming, global warning?

A proposito di cambiamenti climatici, càpito per caso su questa presa di posizione che vi invito a leggere. La trovo molto interessante e sono molto portato a condividerla, ma il problema e' complicato e mi riservo di prendere posizione in data da stabilirsi, essenzialmente per mancanza di tempo per un'adeguata documentazione sulla questione. Dove il problema, ovviamente, e' discernere adeguatamente le informazioni faziose da quelle piu' imparziali.
Certo che se poi si considera l'autorita' di certe altre prese di posizione (via beppe), a uno vien voglia di dar retta a Mercalli... :)
Insomma, non ci sono piu' le mezze stagioni...