Con la musica suonata ho sempre avuto un rapporto malsano: ho frequentato Villa Simonetta — violino, teoria e solfeggio, pianoforte complementare — tra le elementari e le medie, quando gli altri bambini giocavano a pallone; per reazione, da adolescente ho negato ogni spazio ad un qualsiasi strumento; quindi, superato il blocco psicologico, sono entrato nella fase "chitarra con canzoniere" che i vent'anni erano già passati; e adesso, alla soglia dei 40, sto cominciando (ma chissà se/quanto durerà) la fase "con la band in sala prove", nell'improbabile parte dell'attardato che si inbuca in un centro sociale pieno di rasta e fumo.