Mi e' capitato di rifletterci piu' volte, ultimamente, ma su questa storia degli euro4, euro5... euroN ogni anno, non riesco proprio a trovarmi d'accordo con beppe: se trovo corretto imporre alle case automobilistiche degli standard sempre piu' stringenti sulla riduzione delle emissioni inquinanti per le nuove vetture in produzione, trovo assolutamente ingiusto imporre questi standard anche al consumatore, tramite divieti di circolazione e obblighi alla rottamazione.
Settimana scorsa ho fatto il viaggio Ginevra-Milano su una Fiat Uno Sting dell'87. La macchina era ancora in perfette condizioni (ha solo 65'000 chilometri), abbiamo fatto un pieno di una trentina di litri (scarsi) e siamo arrivati a Milano con piu' di meta' del serbatoio ancora pieno! Sara' anche un euro0, ma provate a confrontarlo con i consumi di una fiammante euro4...!
Ok, se volete questo puo' restare nel campo dell'aneddotica. Il punto e' che se qualcuno ha una macchina vecchia di vent'anni ancora perfettamente funzionante, significa che non ha alcuna voglia di avere uno status symbol e, al contrario, ha semplicemente bisogno di un mezzo per muoversi (andare al lavoro, fare la spesa con un minimo di comodita'). E, piu' importante e piu' verosimilmente, una macchina nuova non puo' permettersela.
Altro che attacco ai grandi gruppi dell'automobile, questo mi sembra solo l'ennesimo aiuto a chi certo non ne ha bisogno.
Senza contare, poi, che anche parlano in termini strettamente ambientalisti e non-sociali, ci sarebbe comunque qualche obiezione da sollevare...