L'arbitraggio — il contemporaneo acquisto e vendita di uno stesso bene per guadagnare dalla differenza di prezzo fra mercati differenti — tenderà a stabilire un unico valore per il tasso di interesse in tutta l'economia nel suo insieme. Supponiamo ad esempio che il tasso di interesse corrente per prestiti monetari è del 5% annuo e i contratti future sul bestiame si vendono ad un prezzo di €90.90 oggi per €100.00 di bestiame fra un anno; supponiamo per semplicità che non ci siano costi di transizione né costi di trasporto del bestiame né possibili variazioni di prezzo del bestiame; ebbene, in una simile situazione ci sarebbe una opportunità di arbitraggio puro: gli investitori potrebbero prendere in prestito del denaro al 5%, comprare contratto future sul bestiame che rendono il 10%, e a fine anno restituire il denaro presso in prestito col suo 5% di interesse dovuto: sì ritroverebbero con la differenza, un altro 5%, di rendita pura, da arbitraggio appunto.
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