Analogamente alcuni proprietari terrieri potrebbero giudicare di proprio maggior vantaggio spostare d'uso alcuni apprezzamenti per aumentare la superficie coltivabile; alcuni lavoratori potrebbero giudicare più proficuo lasciare il proprio lavoro corrente e dedicarsi a fare la tata. Nel fare simili scelte e cambiamenti, ciascuna di queste persone sta agendo col ruolo di imprenditore. Come scrive Mises in “Profit and Loss”: le azioni dell'imprenditore consistono nel prendere decisioni, nel determinare per quali scopi i mezzi di produzione devono essere impiegati. È la percezione corretta delle possibilità di miglioramento, del modificare ciò che è in ciò che dovrebbe essere, che crea i profitti in economia, ed è la percezione sbagliata di quelli, che crea le perdite. In questo senso è chiaro che nell'economia in ciclo perenne non c'è profitto alcuno né perdita, in un senso economico — i possessori di capitale matureranno l'interesse dei propri investimenti al tasso di mercato: sì, dal punto di vista di bilancio e della tassazione è considerato profitto, ma in economia si considera profitto un tasso superiore a quello di mercato.
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