Era da tanto che non ascoltavo questa canzone.
Ho scoperto — o forse, non saprei dire, mi sono ricordato — che mi fa piangere.
Davvero, non sto scherzando: appena Nina Simone attacca su quel ritmo martellante, che non smetterà un attimo di picchiare forte, dall'inizio alla fine, per dieci interminabili minuti, in una fuga disperata, una specie di ballo di san vito maledetto, senza la pazzia di una mente obnubilata ma con una follia lucida, una disperazione che vede, sente e capisce tutto; nonappena, dicevo, la sua voce di tenebra attacca, gli occhi mi si allagano e devo raccogliere tutte le mie forze per trattenere le lacrime.
E' incredibile: se leggo queste righe che ho appena scritto, mi vien da ridere (e da vergognarmi), ma se rifaccio partire Sinnerman, sono pronto a sottoscriverle parola per parola.
Non so cosa sia, precisamente.
So solo che, anche a ri-ascoltarla otto volte di fila (e non è un'esagerazione, l'ho fatto davvero), ogni volta, mi fa piangere.
Forse è il testo: delirante, assurdo, senza un inizio e senza una fine, angosciante, ansimante, rotto. Dannato.
O magari invece è una di quelle cose di cui parla Aubrey McFato: forse è semplicemente la musica che ti prende direttamente lì, allo stomaco, senza passare dal cervello: quella voce scura, nera, e i suoi armonici; quel pianoforte ipnotico, quel silenzio senza fiato, incalzante di battito di mani, quelle urla finali. Forse è perchè muove direttamente le corde che ci portiamo dentro dall'alba dei tempi, scritte direttamente nel sangue.
O forse ancora è la storia che si nasconde dietro questa canzone della tradizione spiritual americana. La storia del suo popolo, la sua oppressione, la schiavitù, l'ingiustizia, il dolore. I campi di cotone e, ora, la Casa Bianca.
[lyrics]
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Oh sinnerman, where you gonna run to Sinnerman, where you gonna run to Where you gunna run to All on that day Well, I run to the rock Please hide me, I run to the rock Please hide me, I run to the rock Please hide me, lord All on that day Well, the rock cried out I can't hide you, the rock cried out I can't hide you, the rock cried out I ain't gonna hide you, god All on that day I said rock, what's a matter with you rock Don't you see I need you rock Don't let down All on that day So I run to the river It was bleedin', I run to the sea It was bleedin', I run to the sea It was bleedin' All on that day So I run to the river It was boilin', I run to the sea It was boilin', I run to the sea It was boilin' All on that day So I run to the lord Please help me, lord Dont you see me prayin' Dont you see me down here prayin' But the lord said Go to the devil, the lord said Go to the devil He said go to the devil All on that day So I ran to the devil He was waiting I ran to the devil, he was waiting I ran to the devil, he was waiting All on that day I cried, power Power (x7) Bring down (x5) Power (x14) Oh yeah Oh, I run to the river It was boilin', I run to the sea It was boilin', I run to the sea It was boilin' All on that day So I ran to the lord I said, lord hide me Please hide me Please help me All on that day He said, god, where were you When you are old and prayin' Lord, lord, hear me prayin' Lord, lord, hear me prayin' Lord, lord, hear me prayin' All on that day Sinnerman, you oughta be prayin' Oughta be prayin', sinnerman Oughta be prayin' All on that day I cried, power Power (x12) All down (x2) Bring it down Power (x4) Oh power, Power, lord Don't you know that I need you, lord Don't you know that I need you Don't you know that I need you Oh lord, please Oh lord Oh lord
thanks
to dag
wieers
2 comments:
Non c'è da vergognarsi. E la canzone è veramente bella, non la conoscevo. Mi ascolterò Nina Simone per bene.
Io mi commuovo ascoltando l'incipit del lacrimosa del requiem di Mozart, quando entrano i contralti e i soprani e oltre. Ho pianto l'unica volta che l'ho sentito dal vivo, è stata un'esperienza pazzesca.
non il lacrimosa, ma il'introitus appunto. ma è tutto meraviglioso.
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